Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии
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⚠️ All'attenzione dei nostri cari amici e follower pubblicchiamo la traduzione di alcuni passaggi del briefing della Portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa Maria #Zakharova del 06.04.2022

💬«Della reazione degli italiani all'operazione speciale russa in #Ucraina

Non dappertutto, non ovunque e non completamente russofobia ha potuto invadere il mondo. Gli esempi sono numerosi. Ne citerò uno.

Dopo che sono entrati in azione gli «ingranaggi» della campagna russofobica ed è stato dichiarato il rifiuto di tutto ciò che è russo, tramite la nostra ambasciata riceviamo un'enorme quantità di lettere di sostegno e di telefonate.

🇮🇹I cittadini italiani esprimono solidarietà al nostro paese e al nostro popolo. Un'altra raccolta di simili appelli è giunta anche dal Consolato generale della #Russia a Milano. Si tratta di centinaia di lettere indirizzate al Presidente della Federazione Russa Vladimir #Putin provenienti da semplici cittadini italiani: giornalisti indipendenti, giuristi di diritto internazionale, rappresentanti del mondo accademico, imprenditori, esponenti del mondo della cultura e del sociale.

Tali messaggi contengono non solo genuine emozioni ma anche un'analisi profonda di quanto sta avvenendo che non viene mostrato da coloro che sarebbero tenuti a farlo: l'establishment politico.

Citerò solo alcuni questi messaggi: «non tutti gli italiani sono puppazi degli americani», «ho sempre considerato quello russo un popolo fratello, proprio questo popolo mi ha restituito nel 1945 mio padre, militare italiano fatto prigioniero». Tanto più che l'Italia era dall'altra parte, «Esprimo solidarietà al popolo russo e ai suoi vertici e la mia contrarietà a questa vergognosa campagna russofobica», «farò ogni possibile sforzo per dimostrare che solo sanzioni contro l'Ucraina, in mano nazista, avrebbero fondamento», «ll governo criminale dell'Ucraina è responsabile delle inevitabili vittime tra la popolazione civile», «la propadanda di odio, fomentata dai mass media italiani, offende il mio paese e denigra la grande civiltà russa», «prendo le distanze dalle misure politiche ed economiche del governo italiano, lavorerò anche in futuro con gli ospiti russi», «continueremo a sviluppare progetti che testimoniano della grandezza della cultura russa».

⛔️Le sanzioni sono la chiave per comprendere l'intera situazione. Perché il 24 febbraio è stato dichiarato che tutte le altre opzioni erano esaurite? Vediamo oggi come l'Occidente «collettivo» con «l'arrangiamento» degli #USA non solo adotta, ma addirittura inventa sanzioni più sofisticate: personali elenchi, divieti, minacce, assedi economici, espropri, sequestri, rapine, blocchi, congelamenti. Si usa qualsiasi cosa. Sanno e possono farlo. Non serve molto per bloccare un conto corrente, entrare illegalmetne nella proprietà di qualcuno, addirittura dei cittadini dello stato dove questo avviene, tanto più che sono anche cittadini russi oppure hanno legami o affari con il nostro paese. I paesi occidentali non si fermano davanti a nessun tipo di restrizione pur di raggiungere il loro obiettivo politico.

Perché in otto anni non è stata applicata neanche una miliardesima parte di tutto questo al regime ucraino al fine di spingerlo ad applicare gli accordi di Minsk che sono stati firmati anche dal presidente ucraino? Si poteva fare. Bastava non mandargli una volta i soldi che non gli sono dovuti e che costituiscono uno stimolo dello sviluppo del regime kieviano. I soldi venivano mandati semplicemente così ed evaporavano. Si poteva una volta dire che i soldi sarebbero stati inviati in tranche miliardarie solo nella misura in cui fosse stato implementato un punto dell'accordo e avviata l'attuazione del successivo. Conosciamo bene i rappresentanti del regime kieviano del XXI secolo. Persone disposte a strangolarsi per un centesimo e a strangolare chiunque. Avrebbero attuato interamente gli accordi di #Minsk. Avrebbero fatto qualsiasi cosa per rivedere i soldi sui propri conti bancari.
⚡️⚡️ Dichiarazione del Ministero degli Esteri #Russia in relazione al bombardamento di Kramatorsk da parte #Ucraina.

L'8 aprile, le formazioni armate ucraine hanno commesso un altro crimine di guerra: hanno colpito la stazione ferroviaria con un missile tattico “Tochka-U”.

Decine di morti e più di cento feriti.

🕯 Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime.

🚫 L’obiettivo dei bombardamenti non è stato scelto a caso: il regime di Kiev si batte per il massimo delle vittime tra i civili.

Il loro omicidio nel Donbass negli ultimi otto anni è diventata una pratica comune per i gruppi armati ucraini. Nella distruzione a sangue freddo della popolazione civile, Kiev sta cercando di trasferire la responsabilità alla parte russa per screditare l'operazione militare speciale per proteggere la Repubblica Popolare di Donetsk e la Repubblica Popolare di Lugansk.

* * *

❗️ Chiediamo alla comunità internazionale di fornire una valutazione obiettiva dei crimini delle formazioni ucraine, di smettere di fornire loro armi e incoraggiare Kiev ad abbandonare metodi di guerra inaccettabili.
🇷🇺Più di 1.000 tonnellate di #aiuti umanitari sono state portate in #Ucraina e nel #Donbass da autocarri pesanti del Ministero delle situazioni di emergenza della Federazione Russa (EMERCOM)

Video: #EMERCOM della #Russia
❗️❗️❗️Dichiarazione dell'Unità di coordinamento interministeriale della Federazione #Russia per la risposta umanitaria in #Ucraina
 
22 aprile 2022
 
Dal 21 marzo 2022 le Forze armate della Federazione Russa dichiarano ogni giorno pause umanitarie, durante le quali viene introdotto «regime di silenzio» completo per l'evacuazione di tutti i civili, senza eccezioni, dalla città di Mariupol in qualsiasi direzione da loro scelta. La parte russa lo ha fatto e continua a farlo per puri principi umani nei confronti della popolazione civile. Allo stesso tempo, l'introduzione di «regimi di silenzio» ha portato a un significativo rallentamento del ritmo di avanzamento delle truppe e al rinvio dei compiti per distruggere le formazioni delle Forze armate ucraine e neonaziste in città.
 
Eppure, grazie alle misure adottate, 143.631 civili e 341 cittadini stranieri sono stati evacuati da Mariupol, così come è stato effettuato il ritiro sicuro di 1.844 militari delle Forze armate ucraine che si sono arresi. A tutti loro è stata risparmiata la vita, è stata garantita la sicurezza ed è stata fornita l'assistenza medica qualificata. Tutto ciò è stato fatto senza alcuna partecipazione delle autorità di Kiev, ma nei confronti dei cittadini ucraini.
 
Questi dati testimoniano l'infondatezza delle accuse delle autorità dell'Ucraina e dei paesi del cosiddetto «Occidente civilizzato» contro le Forze armate russe e le formazioni della Repubblica Popolare di Donetsk di ostacolare in qualche modo l'uscita di civili e di non aver garantito le condizioni per la resa del personale militare ucraino. Queste menzogne e inganni evidenti, diffusi dall'Occidente collettivo con l'obiettivo di screditare le azioni delle Forze armate russe durante l'operazione militare speciale, vengono diffusi quasi H24. Basti guardare i materiali pubblicati sul sito web del Ministero della Difesa della Federazione Russa nella sezione del dell'Unità di coordinamento interministeriale della Federazione Russa per la risposta umanitaria in Ucraina, dove manteniamo scrupolosamente l'intera cronologia degli eventi su base giornaliera. Chiunque, compresi coloro che rilasciano grosse dichiarazioni, sia funzionari che personalità dell'Ucraina e del «mondo civilizzato» occidentale, troverà lì tutte le risposte esaustive.
 
La Federazione Russa informa costantemente tutta la comunità mondiale delle sue azioni. Per il nostro Paese è una questione fondamentale nel contesto dell'infondata isteria sui mass media H24 colma di milioni di fake-news è stata e rimane uno degli aspetti principali di tutte le attività in Ucraina.
 
Ecco perché, in conformità con questa posizione di principio, oltre ad essere guidati da principi puramente umani e in risposta alle continue accuse della parte ucraina sulla presunta presenza di civili ad Azovstal, dichiariamo ancora una volta che la Russia è pronta a introdurre un «regime di silenzio» in qualsiasi momento e a dichiarare una pausa umanitaria per l'evacuazione dei civili (se tali sono effettivamente presenti nelle strutture sotterranee dell'impianto), nonché del personale militare delle Forze armate ucraine, dei militanti dei battaglioni nazionalisti, compreso il personale militare ucraino ferito che hanno espresso il desiderio di deporre le armi, la cui presenza è annunciata quotidianamente anche da funzionari a Kiev.
 
Allo stesso tempo, robadiamo che se i civili sono ancora presenti nello stabilimento metallurgico, chiediamo senza mezzi termini alle autorità di Kiev di emettere immediatamente il rispettivo ordine ai comandanti delle formazioni nazionaliste per il loro rilascio.
 
Allo stesso tempo, dichiariamo che la detenzione forzata della popolazione civile come «scudo umano» secondo le norme del diritto internazionale è classificato come terrorismo, e i funzionari delle autorità di Kiev e gli autori diretti di questa azione disumana ad Azovstal sono criminali di guerra e terroristi.
 
❗️❗️❗️☝️☝️☝️Ministero della Difesa della Federazione Russa

☢️☣️ Briefing sulla preparazione di USA e NATO a una provocazione per accusare la Federazione Russa dell’uso di armi nucleari, chimiche o biologiche
         
#MOD #Russia #Ucraina @mod_russia
☝️☝️☝️Per incolpare la Federazione Russa gli Stati Uniti prevedono di utilizzare tre scenari.
 
◽️ Il primo e il più probabile è un «incidente inscenato sotto falsa bandiera».
 
◽️ Si potrebbe parlare del reale utilizzo di armi chimiche e biologiche con vittime tra la popolazione, o della messa in scena di «sabotaggi» da parte della Russia presso le strutture appartenenti all'Ucraina che sono state coinvolte nello sviluppo di componenti di armi di distruzione di massa.
 
◽️ È prevista l'attuazione di tale scenario presso impianti chimici e biologici a Kharkov e Kiev.
 
◽️ Non è da escludere una provocazione negli impianti nucleari, in primis presso la centrale nucleare di Zaporizhia, controllata dalla Federazione Russa.
Così, il 21 aprile u.s. al posto di blocco delle truppe della Guardia Nazionale è stato fermato e fatto rientrare nella città di Zaporizhia un convoglio di 10 veicoli con carichi pericolosi, diretto verso la centrale nucleare.
 
◽️ Inoltre, i dirigenti ucraini stanno valutando seriamente la possibilità di colpire un impianto di stoccaggio di rifiuti radioattivi presso l'ex azienda «Impianto chimico di Dnipro» nel villaggio di Kamenskoye, nella regione di Dnipropetrovsk.
 
🗂 Il Ministero della Difesa dispone di documenti che confermano lo stato critico dei depositi e l'uso improprio dei fondi stanziati dall'Unione Europea per la manutenzione dell'impianto.
 
◽️ Il secondo è  «l’uso nella massima segretezza di armi di distruzione di massa in piccoli volumi» per sopprimere la volontà e la capacità di resistere nell'ambito della risoluzione di un compito operativo concreto.
 
◽️ Tale scenario è stato considerato presso l'acciaieria «Azovstal». Ma l'ordine del Supremo comandante in capo che ha annullato l'assalto all’acciaieria ha sventato i piani del Pentagono per la sua attuazione.
 
◽️ Il terzo è lo scenario meno probabile,  «uso palese di armi di distruzione di massa sul campo di battaglia» nel caso in cui le armi convenzionali non abbiano successo, molto probabilmente in una zona di combattimento.
 
◽️ Uno scenario del genere è considerato per Slavyansk e Kramatorsk, trasformate in città fortezza.
 
◽️ L'elevata probabilità di messa in scena dell'uso di armi chimiche è confermata dai fatti della fornitura di antidoti contro i veleni all'Ucraina. Solo nel 2022, su richiesta del Ministero della Salute ucraino, dagli Stati Uniti sono state consegnate oltre 220.000 fiale di atropina. Questo fatto testimonia la preparazione mirata di provocazioni con sostanze tossiche proprio di azione neuroparalitica.
 
📄 Testo integrale del briefing sulla preparazione di USA e NATO a una provocazione che accusa la Federazione Russa di utilizzare armi nucleari, chimiche o biologiche (in lingua inglese).
Il testo in lingua italiana sarà pubblicato a breve.


⤵️ Guarda la presentazione
https://eng.mil.ru/files/sndt8da6.pdf?fbclid=IwAR13_BekhId-Mz4JfbvdtC-5B-r6DrHEMUslzpwauaXOGR__bNOJtZV7RLs
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Russian Foreign Ministry - МИД России
 
#Ministero della Difesa #Russia #Ucraina @mod_russia
❗️❗️❗️☝️Dall’intervista del Ministro degli Affari Esteri della 🇷🇺 Federazione Russa Sergey #LAVROV alla trasmissione “Bolshaya igra” (“Il Grande Gioco”)del “Pervyj kanal” (“Primo Canale”) 25 aprile 2022.

- Il rischio di una guerra nucleare è reale, questo pericolo non va sottovalutato.

- La #NATO, fornendo armi 🇺🇦all'Ucraina, sta essenzialmente entrando in una guerra per procura con la Russia. Le armi che l'Occidente fornisce all'Ucraina saranno un obiettivo legittimo per le Forze armate russe.

- Il conflitto in #Ucraina si concluderà con un trattato, i suoi parametri saranno determinati dalla fase delle ostilità durante la quale sarà concluso.

- Kiev ha fatto un enorme passo indietro nei negoziati con la Federazione Russa.

- La vera posizione di #Kiev è determinata a #Washington, #Londra e altre capitali occidentali, ma la Russia continua a contattare la squadra di #Zelensky.

- La buona volontà della #Russia non è illimitata. Se non è ricambiata, ciò non contribuisce al processo negoziale con Kiev.
⚡️Il territorio dello stabilimento metallurgico Azovstal di Mariupol, dove dal 21 aprile di quest'anno era stato bloccato un gruppo di militanti ucraini della formazione nazista «Azov», è stato completamente liberato.

Le strutture sotterranee dell’acciaieria, dove si nascondevano i militanti, sono passate sotto il pieno controllo delle forze armate russe. In totale, dal 16 maggio, durante l'operazione, hanno deposto le armi e si sono arresi 2.439 nazisti «Azov» e personale militare delle forze armate ucraine, che erano bloccati sul territorio dell'impianto.

◽️Oggi, 20 maggio, si è arreso l'ultimo gruppo di 531 militanti.

◽️ Il cosiddetto «comandante» dei nazisti «Azov» a causa dell'odio dei residenti di Mariupol e del desiderio dei cittadini di punirlo per numerose atrocità, è stato portato fuori dal territorio dello stabilimento a bordo di un'apposita auto blindata.

◽️Il Ministro della Difesa della Federazione Russa, Generale dell'Esercito Sergey Shoygu ha riferito al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin il completamento dell'operazione e la completa liberazione dell'impianto e della città di Mariupol dai militanti ucraini.

#Ministero della Difesa #Russia #Ucraina
🇷🇺 @ministerstvo_oborony
📃 Sul nuovo numero di Scenari Internazionali, dedicato alla crisi tra #Russia e #Ucraina, l’intervista all’Ambasciatore #Razov

🔗 https://bit.ly/39wUanz
⚡️ Dichiarazione urgente del Ministero della Difesa della Federazione Russa

Ieri, 29 giugno, 144 militari sono stati scambiati con 144.


È stato organizzato e tenuto su ordine diretto del Comandante in Capo Supremo delle Forze armate della Federazione Russa Vladimir Putin, poiché la vita, la salute, il rilascio del nostro personale militare, i combattenti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, che compongono la maggior parte di quelli restituiti, è il compito più importante.

Tutto il resto viene dopo.

Quasi tutti i rilasciati sono feriti o gravemente feriti. Stanno già ricevendo tutte le cure mediche necessarie.

Il numero totale di militari ucraini catturati o consegnati è di oltre seimila persone.

Il portavoce del ministero della Difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov

#MinisteroDellaDifesa #Russia #Ucraina @mod_russia
⚡️ Dalla relazione del Ministero della Difesa della Federazione Russa sullo stato di avanzamento dell'operazione militare speciale sul territorio dell'Ucraina (29.07.2022)

Parte 2 (vedi parte 1)

❗️Ieri notte il regime di Kiev ha deliberatamente commesso una sanguinosa provocazione.

◽️Il centro di detenzione preventiva nell'area dell'insediamento di Yelenovka, che contiene prigionieri di guerra ucraini, compresi i militanti della formazione Azov, è stato colpito da un attacco missilistico del sistema missilistico a lancio multiplo americano HIMARS.

◽️ 40 prigionieri di guerra ucraini sono stati uccisi e 75 feriti. Inoltre, otto dipendenti del reparto di isolamento hanno riportato ferite di varia gravità.

◽️Attualmente, un gran numero di militari ucraini depone volontariamente le armi, sapendo del trattamento umano riservato ai prigionieri di guerra da parte russa.

◽️Questa eclatante provocazione è stata commessa per intimidire i militari ucraini e impedire che venissero fatti prigionieri.

◽️Le circostanze di questa provocazione sono oggetto di indagine.

#Ministero della Difesa #Russia #Ucraina @mod_russia
⚡️ La Federazione Russa, nell'interesse di condurre un'indagine obiettiva sull'attacco al centro di detenzione preventiva di Yelenovka, che ha portato alla morte di un gran numero di prigionieri di guerra ucraini, ha ufficialmente invitato esperti dell'ONU e dell'Comitato internazionale della Croce Rossa.

#Ministero della Difesa #Russia #Ucraina @mod_russia
⚡️ Dal Bollettino del Ministero della Difesa della Federazione Russa sullo stato di avanzamento dell'operazione militare speciale sul territorio dell'Ucraina (25.08.2022)


💥 A seguito di un colpo diretto di un missile Iskander su un treno militare alla stazione ferroviaria di Chaplyne nella regione di Dnipropetrovsk, sono stati eliminati più di 200 riservisti delle Forze armate ucraine e 10 unità di equipaggiamento militare in rotta verso la zona di combattimento nel Donbass.

#Ministero della Difesa #Russia #Ucraina @mod_russia

🇮🇹🇷🇺

⚡️ Из Сводки Министерства обороны Российской Федерации о ходе проведения специальной военной операции на территории Украины (25.08.2022 г.)


💥 В результате прямого попадания ракеты «Искандер» по воинскому эшелону на железнодорожной станции Чаплино в Днепропетровской области уничтожено свыше 200 военнослужащих резерва ВСУ и 10 единиц военной техники, следовавших в зону боевых действий на Донбассе.

#Минобороны #Россия #Украина @mod_russia
⚡️ Bollettino del Ministero della Difesa della Federazione Russa sullo stato di avanzamento dell'operazione militare speciale sul territorio dell'Ucraina (27.08.2022)

Parte 2 (vedi parte 1)

📊 In totale, dall'inizio dell'operazione militare speciale sono stati distrutti 274 aerei, 148 elicotteri, 1.820 droni, 370 sistemi missilistici antiaerei, 4.397 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 822 veicoli da combattimento di lanciarazzi multipli, 3.348 pezzi di artiglieria da campo e mortai e anche 5084 unità di veicoli militari speciali.

⚠️ Il regime di Kiev prosegue le azioni di “terrorismo nucleare” presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia.

◽️ Nell'ultimo giorno, unità di artiglieria delle Forze armate ucraine hanno bombardato tre volte il territorio della centrale.
Sono stati sparati un totale di 17 proiettili, quattro dei quali hanno colpito il tetto dell'edificio speciale n. 1, dove sono immagazzinati 168 assemblaggi con combustibile nucleare americano della WestingHouse.

◽️ Altri dieci proiettili sono esplosi a 30 metri dal deposito a secco del combustibile nucleare esaurito, e tre - sono esplosi nell'area dell'edificio speciale n. 2, che ospita l'unità di stoccaggio del combustibile nucleare fresco della società TVEL e lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi solidi.

◽️ Il bombardamento della centrale nucleare da parte dell'artiglieria ucraina è stato effettuato dall'area dell'insediamento di Marganets nella regione di Dnipropetrovsk. Durante la lotta contro la batteria nella zona, un obice americano M777 è stato identificato e distrutto.

◽️ La situazione delle radiazioni dell’impianto di Zaporizhzhia rimane normale. Il controllo delle condizioni tecniche della centrale nucleare e la garanzia del suo funzionamento sono effettuati da personale tecnico regolare.

◽️ L'unità militare specializzata russa sta presidiando il perimetro esterno della centrale. Non ci sono armi pesanti nell'area della centrale nucleare.

#MinisteroDellaDifesa #Russia #Ucraina @mod_russia
🎙 L'intervista dell'Ambasciatore russo in Italia Sergey Razov all'Agenzia Ansa, 22 febbraio 2023:

📄Leggere il testo intero

Ambasciatore Razov, si avvicina l'anniversario di quella che Mosca chiama “operazione militare speciale” in #Ucraina e il mondo chiama guerra. Ritiene che la Russia abbia raggiunto, o stia per raggiungere, i suoi obiettivi?

💬 Non li ha ancora raggiunti, per questo l'operazione militare speciale prosegue. I suoi obiettivi sono stati formulati dal Presidente della Federazione Russa un anno fa e sono perseguiti con coerenza. In termini di prospettiva, rifornire il regime di #Kiev di armi ed equipaggiamenti militari sempre più sofisticati non avvicina la pace, anzi non fa che alimentare e inasprire la guerra, moltiplicando le vittime, la distruzione e la sofferenza.

La coalizione dei Paesi occidentali, sin dal 24 febbraio scorso, si è schierata in soccorso dell'Ucraina, non solo fornendo aiuti militari, ma cercando di isolare economicamente e politicamente la #Russia con le sanzioni. Ne è valsa la pena?

💬 Un tempo, secondo la teoria tolemaica, si credeva che l'intero universo ruotasse intorno alla Terra e oggi alcuni politici sono convinti che il mondo intero giri esclusivamente intorno all'Occidente “collettivo”. Farebbero bene a eliminare dalle loro scrivanie la cartina euroatlantica e sostituirla con un vero mappamondo.

Non riusciranno né a isolare la Russia (come dimostra l'esperienza dell'ultimo anno), né a metterla in ginocchio con le sanzioni. Credere che la Russia possa essere strangolata economicamente è come credere che un daltonico riesca a comporre un cubo di Rubik in tre secondi.

Se ricorda, già otto anni fa il Presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, aveva dichiarato pubblicamente che "l'economia russa è a brandelli". L'economia russa si è fondamentalmente adeguata a tutti i tipi di sanzione (gli esperti ne contano già più di quindicimila). La condizione socio-economica del paese è solida.

#ambasciatore #intervista #SpecialeUcraina
🎙 Intervista dell'Organizzazione russa "Znanie" al Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergej Lavrov a margine del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo. San Pietroburgo (17 giugno 2023)

#Sanzioni

💬 L’accanimento con il quale l’Occidente al momento esige che tutti “puniscano” la Federazione Russa, che nessuno si relazioni con noi, rispecchia la sua consapevolezza del fatto che presto non esisterà più un mondo unipolare. Questi spasmi ai quali stiamo assistendo sono, in una certa misura, spasmi di un’agonia che potrà durare per anni.

#Ucraina

💬 Se qualcuno mi dicesse che, a partire dal colpo di stato del febbraio 2014 la giunta militare di Kiev ha rappresentato gli individui che risiedevano in Crimea e nel sud-est dell’Ucraina, penso sarebbe chiaro a tutti che ciò è una falsità. Esattamente come Porošenko, anche con Zelenskij, si tratta di regimi che non rappresentano coloro che hanno votato a favore dell’ingresso nella Federazione Russa.

#Russofobia

💬 La Russia deve rimanere se stessa e continuare a creare opportunità per lo sviluppo dell’arte, della scienza, dell’istruzione; e deve condividere apertamente i risultati conseguiti con tutti i Paesi del mondo, come ha sempre fatto sinora. Non è possibile “uccidere” la cultura russa, indipendentemente da chi ci provi.

🎥 https://youtu.be/yshcCo2eLbk

Leggi tutta l'intervista
🎙 Conferenza stampa del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin al termine della visita in Cina in occasione del Forum “Belt and Road”, 18 ottobre 2023

#RussiaCina
🇷🇺🇨🇳 In merito all’impatto dei fattori esterni e dei conflitti sullo sviluppo delle relazioni russo-cinesi, tutti questi fattori esterni rappresentano minacce comuni e vanno a rafforzare la cooperazione russo-cinese.

Per quanto riguarda le prospettive di cooperazione, sono ottimista. A marzo abbiamo raggiunto alcuni accordi; sono stati stabiliti otto punti. Adesso, a Biškek, i primi ministri dovranno esplicitare nel dettaglio questi punti e siglare il piano relativo alla nostra cooperazione fino al 2030. Si tratta di un ottimo piano, è specifico e molto significativo.

Belt and Road” è un’iniziativa globale che coinvolge quasi tutte le regioni del mondo. Mentre invece, quello che viene chiamato “partenariato eurasiatico” è un progetto a livello locale. Pertanto, non ci sono dubbi sul fatto che l’uno sia complementare all’altro. Non c’è competizione tra i due progetti.

#MedioOriente
Per quanto riguarda le mie impressioni a seguito dei colloqui  con cinque dei leader della regione: mi sembra che nessuno desideri continuare a fomentare il conflitto e peggiorare la situazione.

Noi abbiamo sempre sostenuto la creazione di uno Stato palestinese, indipendente, sovrano, con capitale a Gerusalemme Est. È assolutamente impossibile ovviare alle questioni politiche fondamentali legate all’autodeterminazione delle sorti del popolo palestinese per mezzo di una sorta di aiuto economico a breve termine, come hanno cercato di fare gli Stati Uniti, e l’attuale crisi lo dimostra. I problemi politici fondamentali devono essere risolti.

#Ucraina
Se la parte ucraina vuole un vero processo negoziale, allora non deve ricorrere a gesti teatrali; come prima cosa, non resta altro che annullare il decreto del presidente dell’Ucraina che vieta i negoziati.

Se desidera veramente negoziare deve compiere passi concreti.


🔗 Guarda il video
🎙️Estratti dall’intervista del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin a Dmitrij Kiseljov (13 marzo 2024)
 
💬La Russia non è a un bivio. È sul percorso strategico del proprio sviluppo e non abbandonerà il suo cammino.
 
#MondoMultipolare
 
• Molte persone nel mondo guardano a noi, a ciò che accade nel nostro Paese e alla nostra lotta per i nostri interessi. (…) Associano la nostra lotta per l'indipendenza e la vera sovranità alle loro aspirazioni di sovranità e sviluppo indipendente.
 
• Ma questo è aggravato dal fatto che nelle élite occidentali è molto forte il desiderio di congelare l’iniquità della situazione negli affari internazionali. Sono abituate da secoli a riempirsi la pancia di carne umana e le tasche di denaro. Ma devono rendersi conto che il ballo dei vampiri è giunto al termine.
 
#Ucraina
 
• Siamo pronti per i negoziati? Sì, siamo pronti. Ma noi siamo pronti solo per negoziati, che siano basati non su "voglie" tossiche, ma sulla realtà che si è sviluppata, come si dice in questi casi, sul campo.
 
Siamo pronti a un dialogo serio e vogliamo risolvere tutti i conflitti, e a maggior ragione questo conflitto, con mezzi pacifici. Ma dobbiamo avere la certezza netta che non si tratta di una pausa che il nemico vuole prendere per il riarmo, ma di una conversazione seria con garanzie per la sicurezza della Federazione Russa.
 
• Usano missili britannici e americani. Non cambia la situazione sul campo di battaglia. Certo, ci danneggiano, questo è ovvio. Ma, in sostanza, questo non cambia il corso delle ostilità e le conseguenze che inevitabilmente ne derivano per la parte avversa.
 
#USA
 
• Sappiamo cosa sono le truppe statunitensi in territorio russo. Sono interventi. Questo è il modo in cui considereremo la situazione, anche se dovessero comparire sul territorio ucraino, loro lo capirebbero.
 
• Ho detto molte volte che per noi è una questione di vita o di morte, mentre per loro si tratta di migliorare la loro posizione tattica nel mondo intero, e in Europa, in particolare, di preservare il loro status tra gli alleati. Anche questo è importante, ma non quanto lo è per noi.
📰 Risposte dell’Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana Alexey Paramonov alle domande del “Corriere della Sera” (Roma, 14 ottobre 2024)

Punti chiave

#RelazioniBilaterali

•La stragrande maggioranza della società italiana, [...] a differenza dell'élite di potere, ermeticamente chiusa ai contatti, neanche ora sentono la Russia come una minaccia, anzi auspicano il ripristino al più presto di un'atmosfera normale nelle relazioni russo-italiane.  

•Alcuni alleati, gelosi dell'Italia, hanno fatto grandi sforzi per turbare o distruggere l'idillio economico russo-italiano. [...] Si commercia sempre meno [...]. I produttori italiani sono stati costretti a perdere il lucroso mercato russo e si sono privati di carburante ed elettricità a basso costo.

•A prescindere dalla posizione ostile che il governo di un determinato Stato può assumere nei confronti della Russia, noi non condanniamo a priori il popolo di quel Paese, non lo consideriamo ostile e ci opponiamo alla teoria della responsabilità collettiva. 

#PoliticaEsteraRussa

•Non è colpa di Mosca se il modello di sicurezza euro-atlantico, nell'ambito del quale la Russia collaborava con la NATO e l'UE e continua a partecipare all'OSCE, ha perso ogni significato. Sono loro che, nonostante tutti i nostri appelli, si sono rifiutati di rispettare il principio dell'indivisibilità della sicurezza sancito nei documenti ufficiali dell'OSCE e hanno disatteso l'impegno a non rafforzare la propria sicurezza a scapito di quella degli altri. 

•Nel prossimo futuro per Mosca sarà particolarmente importante prendere parte alla configurazione politica, economica, logistica, sociale, culturale e umanistica di questo ampio spazio eurasiatico. Si, perché no, da Lisbona a Vladivostok, come si diceva una volta. Ma ben oltre, fino a Giacarta, abbracciando tutto lo spazio del Grande partenariato eurasiatico aperto anche alla Europa Occidentale.

•La filosofia della politica estera russa si basa sulla consapevolezza che non c'è alternativa alla coesistenza tra Stati e popoli con diversi livelli di sviluppo e distinte tradizioni culturali e religiose. Le porte del dialogo restano aperte a tutti, anche a coloro che oggi sono ostili, ma a condizione che il dialogo sia serio, onesto, reciprocamente rispettoso e finalizzato al raggiungimento di un comune equilibrio di interessi e della pace.

#СriminiDelRegimeDiKiev #Ucraina

•Grazie alle generose sovvenzioni dei fondi americani e al denaro degli oligarchi locali sottratto alla popolazione, al posto dell'Ucraina, che per tre decenni ha mantenuto con noi relazioni amichevoli e confidenziali, è emerso un brutto mostro intossicato dal veleno nazionalista e affamato di elargizioni gratuite. Qualunque cosa dicano i “demiurghi” di Washington che l'hanno creato, questo mostro non è vitale, “nutrirlo” costa troppo. [...] La speranza che possa risorgere quell’Ucraina ortodossa, amichevole, buona, da tutti amata è impressa nella nostra memoria, sopravvive.

•Nei media occidentali si sta gradualmente facendo strada la consapevolezza che l'operazione militare speciale in Ucraina, lanciata dalla Russia nel febbraio 2022, aveva lo scopo di porre fine alla guerra nel sud-est dell'Ucraina scatenata dalle nuove autorità ucraine contro una parte del proprio popolo che si rifiutava di obbedire al regime nazionalista salito al potere in seguito al colpo di Stato anticostituzionale del 2014, sostenuto dall'esterno,  che fin dai primi giorni intendeva ripulire il territorio da tutto ciò che c’era di russo: persone, lingua, storia, religione, valori. 

•L'attività internazionale del regime di Zelensky [...] sia davvero di natura orwelliana. Ad esempio, è stato recentemente negli Stati Uniti, dove ha presentato una sorta di “piano di vittoria”. Notate: non la pace, ma la vittoria nella guerra! Da due anni a questa parte sta strenuamente trascinando la NATO e l'UE, e quindi l'Italia, in un conflitto aperto con la Russia, che lui individua come unico modo per rimandare l'inevitabile crollo del proprio regime. 

🔗Leggere il testo integrale
🎙️Dall’intervista del Ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov all'editorialista americano Tucker Carlson (Mosca, 6 dicembre 2024)

#Ucraina
 
È assolutamente inutile sostenere che le persone che sono salite al potere a seguito del colpo di Stato militare del febbraio 2014 rappresentino i crimeani o gli abitanti dell'Ucraina orientale e meridionale.
 
• Gli abitanti della Crimea hanno respinto il colpo di Stato militare. Hanno chiesto di essere lasciati in pace. Hanno dichiarato di non voler avere nulla a che fare con quella gente. Lo stesso è avvenuto nel Donbass. La Crimea ha tenuto un referendum e ha deciso di unirsi alla Russia. Il Donbass è stato dichiarato terrorista dai putschisti che hanno preso il potere. Sono stati bombardati e attaccati a colpi di artiglieria. È iniziata la guerra, che si è interrotta nel febbraio 2015.
 
• Sono stati firmati gli accordi di Minsk. Eravamo sinceramente interessati a porre fine a questa situazione, ma affinché ciò accadesse era necessario che gli accordi di Minsk venissero implementati integralmente. E invece sono stati sabotati dal governo insediatosi in seguito al colpo di Stato in Ucraina. È stato deciso che questo governo avrebbe dovuto avviare un dialogo diretto con le popolazioni che non avevano accettato il colpo di Stato e promuovere le relazioni economiche con quella parte dell'Ucraina.
 
🤷‍♂️ Nulla di tutto ciò è stato fatto. Il regime di Kiev ha dichiarato che non avrebbe mai parlato con loro direttamente. Questo nonostante la richiesta di un dialogo diretto fosse stata approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il regime di Kiev li ha definiti terroristi, quindi li combatterà perché è più forte e loro moriranno negli scantinati.
 
• Se non ci fosse stato il colpo di Stato del febbraio 2014 e se l'accordo raggiunto alla vigilia tra l'allora presidente Poroshenko e l'opposizione fosse stato attuato, l'Ucraina sarebbe ancora unita e la Crimea ne farebbe parte. Questo è evidente.
 
❗️Invece non hanno rispettato l'accordo. In cambiohanno organizzato un colpo di Stato.