🎙️Dall'intervento dell'Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov alla presentazione del libro "Le vere cause del conflitto russo-ucraino" pubblicaro da Visione Editore
(23 ottobre 2024, villa Abamelek)
• Il grande merito di questa iniziativa editoriale risiede nel fatto che prende le distanze dalla tendenza alla semplificazione che, ultimamente, sembra dominare la sfera della politica globale. È animata piuttosto dal desiderio di analizzare e spiegare nel dettaglio le cause e gli antefatti della tragedia che oggigiorno vediamo imperversare nell’Europa dell’Est.
• Anche nelle attuali circostanze, caratterizzate dal dominio assoluto della propaganda all’interno dei media occidentali, a farsi strada con tenacia sempre maggiore è la comprensione che l’Operazione Militare Speciale avviata dalla Russia nel febbraio 2022 aveva l’obiettivo di porre fine al conflitto in corso nell’Ucraina sud-orientale, conflitto scatenato dalle nuove autorità al potere in Ucraina contro una parte del loro stesso popolo. Come sappiamo, la Crimea, la Repubblica Popolare di Lugansk, la Repubblica Popolare di Donetsk e, in seguito, anche le regioni di Zaporozhye e di Kherson si sono rifiutate di piegarsi al regime nazionalista giunto al potere a seguito del colpo di stato anticostituzionale, sostenuto dall’esterno, che ha avuto luogo nel 2014. Dopotutto, sin dai primi giorni al potere, i nazionalisti si erano imposti di ripulire l’intero territorio ucraino da tutto ciò che c'era di russo: le persone, la lingua, la storia, la religione e i valori. È stato proprio così che ha avuto inizio il conflitto interno in Ucraina, costato la vita in otto anni a 14.000 civili e a quasi mille bambini.
• L’Ucraina attuale è un triste esempio di ciò che accade a un Paese che si sia lasciato sottomettere a ingerenze esterne mirate a influenzare le dinamiche interne del suo sviluppo, nel momento in cui tali forze esterne decidono di imporre una scelta geopolitica forzata e innaturale. Tra l’altro, a seguito della dissoluzione dell’URSS, nel 1991, la nuova, moderna Russia, a prescindere da ciò che se ne dice, non aveva motivo di rimproverarsi alcun tipo di condotta espansionistica. Al contrario, Mosca era pronta anche a diventare parte dello stesso Occidente, ma ha ricevuto in tal senso un sonoro rifiuto, per non dir di peggio. Nel frattempo, le strutture occidentali, ossia la NATO e l’UE, hanno dato inizio al loro infido avanzamento verso i confini della Russia.
• Il Presidente Vladimir Putin ha concluso il suo articolo del 2021 con queste parole: “La Russia non è mai stata e non sarà mai 'anti-Ucraina'”. E neppure adesso lo è. Il folle, sanguinoso decennio di storia ucraina trascorso dagli eventi di Piazza Maidan del 2014 non può comunque cancellare i tre secoli e più in cui il popolo russo e quello ucraino hanno condiviso la propria esistenza. I nostri popoli sono legati da una storia e da una lingua comuni, ma anche dalla comune fede e da tradizioni culturali condivise. Kharkov, Kiev e Odessa, come altre città russe e ucraine, rimangono tuttora un lascito del grande patrimonio comune.
• Le speranze legate a una resurrezione di quell’Ucraina cristiana, ortodossa, amica, buona e amata da tutti, il cui ricordo è ancora vivo nei nostri cuori, sopravvivono tuttora. Il grande scrittore russo Nikolaj Gogol’ non fu mai del tutto sicuro di quale delle due nature prevalesse in lui: se quella russa, o quella ucraina. Ma era convinto che entrambe fossero un generoso dono di Dio e che, soltanto attraverso la loro unione e il loro divenire unitario, avrebbero potuto dare vita a qualcosa di assolutamente perfetto dal punto di vista umano.
🔗Il testo integrale
(23 ottobre 2024, villa Abamelek)
• Il grande merito di questa iniziativa editoriale risiede nel fatto che prende le distanze dalla tendenza alla semplificazione che, ultimamente, sembra dominare la sfera della politica globale. È animata piuttosto dal desiderio di analizzare e spiegare nel dettaglio le cause e gli antefatti della tragedia che oggigiorno vediamo imperversare nell’Europa dell’Est.
• Anche nelle attuali circostanze, caratterizzate dal dominio assoluto della propaganda all’interno dei media occidentali, a farsi strada con tenacia sempre maggiore è la comprensione che l’Operazione Militare Speciale avviata dalla Russia nel febbraio 2022 aveva l’obiettivo di porre fine al conflitto in corso nell’Ucraina sud-orientale, conflitto scatenato dalle nuove autorità al potere in Ucraina contro una parte del loro stesso popolo. Come sappiamo, la Crimea, la Repubblica Popolare di Lugansk, la Repubblica Popolare di Donetsk e, in seguito, anche le regioni di Zaporozhye e di Kherson si sono rifiutate di piegarsi al regime nazionalista giunto al potere a seguito del colpo di stato anticostituzionale, sostenuto dall’esterno, che ha avuto luogo nel 2014. Dopotutto, sin dai primi giorni al potere, i nazionalisti si erano imposti di ripulire l’intero territorio ucraino da tutto ciò che c'era di russo: le persone, la lingua, la storia, la religione e i valori. È stato proprio così che ha avuto inizio il conflitto interno in Ucraina, costato la vita in otto anni a 14.000 civili e a quasi mille bambini.
• L’Ucraina attuale è un triste esempio di ciò che accade a un Paese che si sia lasciato sottomettere a ingerenze esterne mirate a influenzare le dinamiche interne del suo sviluppo, nel momento in cui tali forze esterne decidono di imporre una scelta geopolitica forzata e innaturale. Tra l’altro, a seguito della dissoluzione dell’URSS, nel 1991, la nuova, moderna Russia, a prescindere da ciò che se ne dice, non aveva motivo di rimproverarsi alcun tipo di condotta espansionistica. Al contrario, Mosca era pronta anche a diventare parte dello stesso Occidente, ma ha ricevuto in tal senso un sonoro rifiuto, per non dir di peggio. Nel frattempo, le strutture occidentali, ossia la NATO e l’UE, hanno dato inizio al loro infido avanzamento verso i confini della Russia.
• Il Presidente Vladimir Putin ha concluso il suo articolo del 2021 con queste parole: “La Russia non è mai stata e non sarà mai 'anti-Ucraina'”. E neppure adesso lo è. Il folle, sanguinoso decennio di storia ucraina trascorso dagli eventi di Piazza Maidan del 2014 non può comunque cancellare i tre secoli e più in cui il popolo russo e quello ucraino hanno condiviso la propria esistenza. I nostri popoli sono legati da una storia e da una lingua comuni, ma anche dalla comune fede e da tradizioni culturali condivise. Kharkov, Kiev e Odessa, come altre città russe e ucraine, rimangono tuttora un lascito del grande patrimonio comune.
• Le speranze legate a una resurrezione di quell’Ucraina cristiana, ortodossa, amica, buona e amata da tutti, il cui ricordo è ancora vivo nei nostri cuori, sopravvivono tuttora. Il grande scrittore russo Nikolaj Gogol’ non fu mai del tutto sicuro di quale delle due nature prevalesse in lui: se quella russa, o quella ucraina. Ma era convinto che entrambe fossero un generoso dono di Dio e che, soltanto attraverso la loro unione e il loro divenire unitario, avrebbero potuto dare vita a qualcosa di assolutamente perfetto dal punto di vista umano.
🔗Il testo integrale
🎙Из выступления Посла России в Италии А.В.Парамонова на презентации книги «Истинные причины российско-украинского конфликта»
(23 октября 2024 г., вилла «Абамелек»)
• Заслуга авторов издательской инициативы «Истинные причины российско-украинского конфликта» состоит в том, что, в отличие от преобладающей в последнее время в мировой политике тенденции к упрощению, они руководствовались стремлением объяснить и проанализировать причины и предысторию разворачивающейся в наши дни в Восточной Европе трагедии.
• Даже в условиях абсолютного засилья пропаганды в западных СМИ, все настойчивее пробивает себе дорогу понимание того, что начатая Россией в феврале 2022 г. специальная военная операция должна была закончить войну на юго-востоке Украины, развязанную новыми украинскими властями против части собственного народа. Как мы знаем, Крым, ЛНР, ДНР, а потом Запорожская и Херсонская области отказались подчиняться националистическому режиму, пришедшему к власти вследствие поддержанного извне антиконституционного государственного переворота в 2014 г. Ведь с первых дней своего правления националисты вознамерились очистить территорию всей Украины от всего русского — людей, языка, истории, религии, ценностей. Именно так начался внутриукраинский конфликт, который унес жизни 14 тыс. мирных граждан и почти 1000 детей.
• Сегодняшняя Украина является печальным примером того, что происходит со страной, подвергшейся вмешательству в свое внутреннее развитие, когда внешние силы навязывают искусственный геополитический выбор. При этом после распада СССР в 1991 г. новая, современная Россия, что бы о ней ни говорили, не давала реальных оснований упрекать себя в каком бы то ни было экспансионизме. Наоборот, Москва была готова даже стать частью все того же Запада, но получила звонкий отказ. В то же время, западные структуры — НАТО и ЕС — начали ползучее расширение к границам России.
• Свою статью в 2021 г. Президент Российской Федерации В.В.Путин завершил словами: «Россия никогда не была и не будет анти-Украиной». Не является она ею и сейчас. Кровавое и сумасшедшее десятилетие украинской истории, прошедшее с киевского Майдана 2014 г., не способно отменить более трех веков совместного бытия русского и украинского народов. Они объединены общей историей, языком, православной верой и культурными традициями. Харьков, Киев и Одесса, как и другие русские и украинские города, были и остаются общим великим наследием.
• Надежды на воскрешение православной, дружественной, доброй и всеми любимой Украины, которая все еще живет в нашей памяти, остаются. Великий русский писатель Н.В.Гоголь не был до конца уверен, какой природы в нем больше — русской или украинской. Но он был убежден, что обе природы щедро одарены Богом и только объединившись и слившись воедино они могут составить собой нечто совершеннейшее в человечестве.
🔗 Полный текст выступления
(23 октября 2024 г., вилла «Абамелек»)
• Заслуга авторов издательской инициативы «Истинные причины российско-украинского конфликта» состоит в том, что, в отличие от преобладающей в последнее время в мировой политике тенденции к упрощению, они руководствовались стремлением объяснить и проанализировать причины и предысторию разворачивающейся в наши дни в Восточной Европе трагедии.
• Даже в условиях абсолютного засилья пропаганды в западных СМИ, все настойчивее пробивает себе дорогу понимание того, что начатая Россией в феврале 2022 г. специальная военная операция должна была закончить войну на юго-востоке Украины, развязанную новыми украинскими властями против части собственного народа. Как мы знаем, Крым, ЛНР, ДНР, а потом Запорожская и Херсонская области отказались подчиняться националистическому режиму, пришедшему к власти вследствие поддержанного извне антиконституционного государственного переворота в 2014 г. Ведь с первых дней своего правления националисты вознамерились очистить территорию всей Украины от всего русского — людей, языка, истории, религии, ценностей. Именно так начался внутриукраинский конфликт, который унес жизни 14 тыс. мирных граждан и почти 1000 детей.
• Сегодняшняя Украина является печальным примером того, что происходит со страной, подвергшейся вмешательству в свое внутреннее развитие, когда внешние силы навязывают искусственный геополитический выбор. При этом после распада СССР в 1991 г. новая, современная Россия, что бы о ней ни говорили, не давала реальных оснований упрекать себя в каком бы то ни было экспансионизме. Наоборот, Москва была готова даже стать частью все того же Запада, но получила звонкий отказ. В то же время, западные структуры — НАТО и ЕС — начали ползучее расширение к границам России.
• Свою статью в 2021 г. Президент Российской Федерации В.В.Путин завершил словами: «Россия никогда не была и не будет анти-Украиной». Не является она ею и сейчас. Кровавое и сумасшедшее десятилетие украинской истории, прошедшее с киевского Майдана 2014 г., не способно отменить более трех веков совместного бытия русского и украинского народов. Они объединены общей историей, языком, православной верой и культурными традициями. Харьков, Киев и Одесса, как и другие русские и украинские города, были и остаются общим великим наследием.
• Надежды на воскрешение православной, дружественной, доброй и всеми любимой Украины, которая все еще живет в нашей памяти, остаются. Великий русский писатель Н.В.Гоголь не был до конца уверен, какой природы в нем больше — русской или украинской. Но он был убежден, что обе природы щедро одарены Богом и только объединившись и слившись воедино они могут составить собой нечто совершеннейшее в человечестве.
🔗 Полный текст выступления
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Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии
📖Presentazione del libro “Le vere cause del conflitto russo-ucraino” pubblicato da Visione Editore (23 ottobre 2024, Villa Abamelek) Il 23 ottobre 2024, a Villa Abamelek, presso la residenza dell'Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, si è tenuta…
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🔎 Maggiori informazioni sul libro “Le vere cause del conflitto russo-ucraino” — https://visioneditore.it/prodotto/le-vere-cause-del-conflitto-russo-ucraino/
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🎙️Dalle risposte del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin alle domande poste dai media nel corso della conferenza stampa a conclusione del XVI Vertice BRICS (24 ottobre 2024)
💬Vladimir Putin: Ma è giusto, dal punto di vista della sicurezza, che per anni siano stati ignorati i continui appelli che rivolgevamo ai nostri partner affinché la NATO non venisse ampliata verso Est? È giusto che ci abbiano mentito spudoratamente nel prometterci che tale ampliamento non ci sarebbe stato, e che poi invece, violando gli obblighi che si erano assunti, abbiano proceduto comunque verso tale ampliamento? [...]
Ed è giusto che abbiano violato gli obblighi che si erano assunti nell’ambito dell’OSCE, dal momento che tutti i Paesi occidentali avevano firmato un documento secondo il quale la sicurezza di una parte non poteva esistere se la sicurezza dell’altra parte veniva violata?
❗️Non vi è alcuna giustizia in questo; noi vogliamo cambiare questa situazione, ed è quello che faremo.
💬Vladimir Putin: Ma è giusto, dal punto di vista della sicurezza, che per anni siano stati ignorati i continui appelli che rivolgevamo ai nostri partner affinché la NATO non venisse ampliata verso Est? È giusto che ci abbiano mentito spudoratamente nel prometterci che tale ampliamento non ci sarebbe stato, e che poi invece, violando gli obblighi che si erano assunti, abbiano proceduto comunque verso tale ampliamento? [...]
Ed è giusto che abbiano violato gli obblighi che si erano assunti nell’ambito dell’OSCE, dal momento che tutti i Paesi occidentali avevano firmato un documento secondo il quale la sicurezza di una parte non poteva esistere se la sicurezza dell’altra parte veniva violata?
❗️Non vi è alcuna giustizia in questo; noi vogliamo cambiare questa situazione, ed è quello che faremo.
🎙️Dalle risposte del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin alle domande poste dai media nel corso della conferenza stampa a conclusione del XVI Vertice BRICS: in merito alle prospettive di condurre dei negoziati di pace con l’Ucraina (24 ottobre 2024)
❓Domanda: Gli Stati Uniti d’America e l’Occidente La mettono in cattiva luce, [poiché affermano] che il Presidente della Federazione Russa si rifiuta di svolgere i negoziati [con l’Ucraina]. Prima del “vertice” di Zelensky in Svizzera, Lei ha dichiarato quali fossero le vostre condizioni, ma loro non le hanno accettate. Lei non si è certo rifiutato di condurre i negoziati, giusto?
💬Vladimir Putin: Nel corso del processo negoziale [con l’Ucraina], giungemmo a elaborare la bozza di un accordo di pace. La delegazione ucraina la siglò, ma poi, improvvisamente, si tirò indietro.
Di recente, la parte turca [ci ha comunicato] che c’erano nuove proposte per i negoziati, proposte che ci chiedevano di prendere in esame. Io ho accettato.
Il giorno seguente, il Capo del regime di Kiev ha dichiarato all’improvviso che loro non intendevano condurre alcun negoziato con noi. [...]
❗️Sulla base delle nuove realtà e, quindi, di ciò che si sta venendo a determinare “sul terreno”, [sarà necessario] sedersi al tavolo dei negoziati e svolgere queste trattative.
Ma queste trattative, i “capi” del regime di Kiev non le vogliono. [...] L’inizio dei negoziati di pace comporterebbe infatti la necessità di dover sospendere la legge marziale. E a ciò, dovrebbero fare immediatamente seguito le nuove elezioni presidenziali. Evidentemente, non sono ancora disposti a questo. Ma la palla è nelle loro mani adesso.
❓Domanda: Che cosa è disposto a fare per porre fine al conflitto in Ucraina? E che cosa, invece, non è disposto a fare?
💬Vladimir Putin: Noi siamo disposti a prendere in esame qualsiasi proposta per un accordo di pace che sia basato sulle nuove realtà che si stanno determinando “sul terreno”.
E a nient’altro.
❓Domanda: Gli Stati Uniti d’America e l’Occidente La mettono in cattiva luce, [poiché affermano] che il Presidente della Federazione Russa si rifiuta di svolgere i negoziati [con l’Ucraina]. Prima del “vertice” di Zelensky in Svizzera, Lei ha dichiarato quali fossero le vostre condizioni, ma loro non le hanno accettate. Lei non si è certo rifiutato di condurre i negoziati, giusto?
💬Vladimir Putin: Nel corso del processo negoziale [con l’Ucraina], giungemmo a elaborare la bozza di un accordo di pace. La delegazione ucraina la siglò, ma poi, improvvisamente, si tirò indietro.
Di recente, la parte turca [ci ha comunicato] che c’erano nuove proposte per i negoziati, proposte che ci chiedevano di prendere in esame. Io ho accettato.
Il giorno seguente, il Capo del regime di Kiev ha dichiarato all’improvviso che loro non intendevano condurre alcun negoziato con noi. [...]
❗️Sulla base delle nuove realtà e, quindi, di ciò che si sta venendo a determinare “sul terreno”, [sarà necessario] sedersi al tavolo dei negoziati e svolgere queste trattative.
Ma queste trattative, i “capi” del regime di Kiev non le vogliono. [...] L’inizio dei negoziati di pace comporterebbe infatti la necessità di dover sospendere la legge marziale. E a ciò, dovrebbero fare immediatamente seguito le nuove elezioni presidenziali. Evidentemente, non sono ancora disposti a questo. Ma la palla è nelle loro mani adesso.
❓Domanda: Che cosa è disposto a fare per porre fine al conflitto in Ucraina? E che cosa, invece, non è disposto a fare?
💬Vladimir Putin: Noi siamo disposti a prendere in esame qualsiasi proposta per un accordo di pace che sia basato sulle nuove realtà che si stanno determinando “sul terreno”.
E a nient’altro.
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🇷🇺 Дорогие соотечественники!
Уважаемые коллеги!
Друзья!
Посол России в Италии и в Сан-Марино А.В.Парамонов и весь коллектив Посольства сердечно поздравляют вас с Днём народного единства!
В этот день мы вспоминаем подвиг наших предков, которые более четырехсот лет назад преодолели разногласия, объединились и всем миром встали на защиту Родины, отстояли её право на независимость и самостоятельное, суверенное развитие.
Искренняя любовь к Отчизне, несгибаемая сила духа, самоотверженность и сплоченность являются неотъемлемыми качествами нашего многонационального народа. Благодаря этому Россия всегда, даже в самые драматичные периоды своей истории, преодолевала все испытания, выходила из них более сильной и мудрой, становилась мощным центром притяжения для стран и народов, ищущих справедливости и мира.
Так будет и сейчас. Никто и ничто не помешает нашей стране быть свободной, независимой, успешно развиваться, хранить и передавать из поколения в поколение свои ценности и культуру, вместе с единомышленниками создавать более демократичный и справедливый многополярный мир.
Пусть этот праздник станет для всех нас напоминанием о наших общих корнях и ответственности за судьбу Родины, вдохновит на новые свершения на благо России.
С праздником!
📷Флагштоки в акватории парка 300‑летия Санкт‑Петербурга / © Пресс-служба ПАО «Газпром»
#ДеньНародногоЕдинства2024
#ДеньНародногоЕдинства
Уважаемые коллеги!
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Посол России в Италии и в Сан-Марино А.В.Парамонов и весь коллектив Посольства сердечно поздравляют вас с Днём народного единства!
В этот день мы вспоминаем подвиг наших предков, которые более четырехсот лет назад преодолели разногласия, объединились и всем миром встали на защиту Родины, отстояли её право на независимость и самостоятельное, суверенное развитие.
Искренняя любовь к Отчизне, несгибаемая сила духа, самоотверженность и сплоченность являются неотъемлемыми качествами нашего многонационального народа. Благодаря этому Россия всегда, даже в самые драматичные периоды своей истории, преодолевала все испытания, выходила из них более сильной и мудрой, становилась мощным центром притяжения для стран и народов, ищущих справедливости и мира.
Так будет и сейчас. Никто и ничто не помешает нашей стране быть свободной, независимой, успешно развиваться, хранить и передавать из поколения в поколение свои ценности и культуру, вместе с единомышленниками создавать более демократичный и справедливый многополярный мир.
Пусть этот праздник станет для всех нас напоминанием о наших общих корнях и ответственности за судьбу Родины, вдохновит на новые свершения на благо России.
С праздником!
📷Флагштоки в акватории парка 300‑летия Санкт‑Петербурга / © Пресс-служба ПАО «Газпром»
#ДеньНародногоЕдинства2024
#ДеньНародногоЕдинства
🇷🇺Cari connazionali,
Gentili colleghi,
Cari amici,
L’Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana e nella Repubblica di San Marino Alexey Paramonov e tutto il personale dell’Ambasciata vi porgono i più cordiali auguri per la Giornata dell’Unità Nazionale!
In questa giornata ricordiamo le gesta dei nostri antenati che, più di quattrocento anni fa, superate le divergenze, si unirono, schierandosi insieme in difesa della Patria e rivendicando il proprio diritto a essere indipendenti, a progredire in modo sovrano e autonomo.
L'amore sincero per la Patria, l'indomita forza d'animo, la dedizione e la coesione sono qualità imprescindibili del nostro popolo multietnico. Grazie a questi valori, la Russia ha sempre superato tutte le prove anche nei periodi più drammatici della sua storia e ne è sempre uscita più forte e più saggia, diventando un potente centro di riferimento per i Paesi e i popoli che anelano a pace e giustizia.
Così sarà anche oggi. Niente e nessuno potrà impedire al nostro Paese di essere libero e indipendente, di progredire con successo, conservando e trasmettendo di generazione in generazione i propri valori e la propria cultura, e di creare con chiunque sia in sintonia con noi un mondo multipolare più giusto e democratico.
Che questa festa sia per tutti noi un richiamo alle radici comuni, alla responsabilità per il destino del nostro Paese, e che ispiri a nuovi traguardi per il bene della Russia.
Buona festa!
📷 Pennoni portabandiera nel parco acquatico per il 300º Anniversario della fondazione di San Pietroburgo / © Ufficio stampa di Gazprom
Gentili colleghi,
Cari amici,
L’Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana e nella Repubblica di San Marino Alexey Paramonov e tutto il personale dell’Ambasciata vi porgono i più cordiali auguri per la Giornata dell’Unità Nazionale!
In questa giornata ricordiamo le gesta dei nostri antenati che, più di quattrocento anni fa, superate le divergenze, si unirono, schierandosi insieme in difesa della Patria e rivendicando il proprio diritto a essere indipendenti, a progredire in modo sovrano e autonomo.
L'amore sincero per la Patria, l'indomita forza d'animo, la dedizione e la coesione sono qualità imprescindibili del nostro popolo multietnico. Grazie a questi valori, la Russia ha sempre superato tutte le prove anche nei periodi più drammatici della sua storia e ne è sempre uscita più forte e più saggia, diventando un potente centro di riferimento per i Paesi e i popoli che anelano a pace e giustizia.
Così sarà anche oggi. Niente e nessuno potrà impedire al nostro Paese di essere libero e indipendente, di progredire con successo, conservando e trasmettendo di generazione in generazione i propri valori e la propria cultura, e di creare con chiunque sia in sintonia con noi un mondo multipolare più giusto e democratico.
Che questa festa sia per tutti noi un richiamo alle radici comuni, alla responsabilità per il destino del nostro Paese, e che ispiri a nuovi traguardi per il bene della Russia.
Buona festa!
📷 Pennoni portabandiera nel parco acquatico per il 300º Anniversario della fondazione di San Pietroburgo / © Ufficio stampa di Gazprom
Forwarded from Casa Russa a Roma
💻Mercoledì 6 novembre 2024 alle ore 16:00 sulla piattaforma della Casa Russa a Roma si terrà un webinar dedicato al programma «Borse di studio nella Federazione Russa» per l’anno accademico 2025-2026.
📊Saranno presentati:
- le discipline e programmi di formazione;
- le modalità di selezione per l’ottenimento della borsa di studio;
- l'elenco dei documenti richiesti e le regole della presentazione di domande.
💬I relatori risponderanno a tutte le domande dei futuri studenti. L'evento si terrà in lingua italiana. La partecipazione è gratuita.
Il link per accedere al webinar
📊Saranno presentati:
- le discipline e programmi di formazione;
- le modalità di selezione per l’ottenimento della borsa di studio;
- l'elenco dei documenti richiesti e le regole della presentazione di domande.
💬I relatori risponderanno a tutte le domande dei futuri studenti. L'evento si terrà in lingua italiana. La partecipazione è gratuita.
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🎙️Dall’intervento del Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov al Simposio Internazionale di Fantascienza “Creando il Futuro”
(Mosca, 4 novembre 2024)
💬”Volendo dare un contributo alla ricerca di soggetti adatti a storie di fantasia, mi permetto di invitarvi a riflettere sui seguenti temi: “se e quando l’Occidente rinsavirà”, e “quando la sua coscienza si smuoverà”. Ritengo che questi possano essere soggetti interessanti [per una trama]: quando, in Occidente (dove ci sono pur sempre molte persone intelligenti), si renderanno conto che gli atteggiamenti improntati al neocolonialismo sono dannosi, tra l’altro anche per l’Occidente stesso, e che con l’arroganza si stanno rovinando la reputazione?
Pensiamo alle parole dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell: l’Europa è un “giardino fiorito”, mentre tutto intorno c’è la “giungla”. Oppure rammentiamo ciò che ha affermato il Segretario di Stato degli USA Anthony Blinken: “Tutti coloro che non siederanno al tavolo della democrazia si ritroveranno sul menù”. Sono le sue parole esatte. Nel leggerle, sono rimasto inorridito.
Vi invito anche a fantasticare un po’ su che cosa dovrebbero fare i Paesi della Maggioranza mondiale per ricondurre il prima possibile alla ragione i nostri colleghi occidentali, i quali devono capire che, anche per il futuro dei loro popoli, dovranno comportarsi come si deve”.
(Mosca, 4 novembre 2024)
💬”Volendo dare un contributo alla ricerca di soggetti adatti a storie di fantasia, mi permetto di invitarvi a riflettere sui seguenti temi: “se e quando l’Occidente rinsavirà”, e “quando la sua coscienza si smuoverà”. Ritengo che questi possano essere soggetti interessanti [per una trama]: quando, in Occidente (dove ci sono pur sempre molte persone intelligenti), si renderanno conto che gli atteggiamenti improntati al neocolonialismo sono dannosi, tra l’altro anche per l’Occidente stesso, e che con l’arroganza si stanno rovinando la reputazione?
Pensiamo alle parole dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell: l’Europa è un “giardino fiorito”, mentre tutto intorno c’è la “giungla”. Oppure rammentiamo ciò che ha affermato il Segretario di Stato degli USA Anthony Blinken: “Tutti coloro che non siederanno al tavolo della democrazia si ritroveranno sul menù”. Sono le sue parole esatte. Nel leggerle, sono rimasto inorridito.
Vi invito anche a fantasticare un po’ su che cosa dovrebbero fare i Paesi della Maggioranza mondiale per ricondurre il prima possibile alla ragione i nostri colleghi occidentali, i quali devono capire che, anche per il futuro dei loro popoli, dovranno comportarsi come si deve”.
⚡️Le parole del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, che nel rispondere alle domande che gli sono state poste a conclusione del suo intervento in occasione della sessione plenaria del XXI incontro annuale del Club Internazionale di Discussione “Valdai”, ha commentato la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali USA (7 novembre 2024):
💬Vladimir Putin: Ognuno si può porre nei suoi confronti come meglio crede. All’inizio tutti, dal momento del suo primo mandato presidenziale, dicevano che lui era un uomo d’affari, che di politica ne capiva ben poco, che avrebbe potuto commettere degli errori.
Ma innanzitutto, posso dirLe che io sono rimasto colpito dal comportamento tenuto [da Donald Trump] nel momento in cui hanno attentato alla sua vita. Ha dimostrato di essere un uomo coraggioso. [...]
È nelle situazioni straordinarie che una persona dà prova di ciò che è veramente. E lui, a mio parere, si è mostrato nella maniera giusta, dando prova di grande coraggio.
Per quanto riguarda la politica, durante il suo primo mandato, e lo dico sinceramente, ho avuto la sensazione che abbiano fatto di tutto per attaccarlo su ogni fronte, che non gli abbiano dato modo di muoversi. Aveva paura di fare un passo falso in una direzione o nell’altra, di dire qualcosa di troppo.
Io non so che cosa succederà adesso, non ne ho idea.
E ciò che è stato detto pubblicamente da lui finora, nel corso del confronto elettorale, non intendo commentarlo adesso. Ma quello che lui ha detto in merito all’intenzione di ripristinare i rapporti con la Russia, riguardo al cercare di promuovere una risoluzione della crisi ucraina, mi sembra che meriti attenzione, come minimo. Con l’occasione, desidero congratularmi con lui per la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti d’America.
Ho già detto che noi avremmo collaborato con chiunque fosse il capo di Stato al quale il popolo americano avrebbe deciso di dare fiducia. Ed è così che sarà anche nei fatti.
💬Vladimir Putin: Ognuno si può porre nei suoi confronti come meglio crede. All’inizio tutti, dal momento del suo primo mandato presidenziale, dicevano che lui era un uomo d’affari, che di politica ne capiva ben poco, che avrebbe potuto commettere degli errori.
Ma innanzitutto, posso dirLe che io sono rimasto colpito dal comportamento tenuto [da Donald Trump] nel momento in cui hanno attentato alla sua vita. Ha dimostrato di essere un uomo coraggioso. [...]
È nelle situazioni straordinarie che una persona dà prova di ciò che è veramente. E lui, a mio parere, si è mostrato nella maniera giusta, dando prova di grande coraggio.
Per quanto riguarda la politica, durante il suo primo mandato, e lo dico sinceramente, ho avuto la sensazione che abbiano fatto di tutto per attaccarlo su ogni fronte, che non gli abbiano dato modo di muoversi. Aveva paura di fare un passo falso in una direzione o nell’altra, di dire qualcosa di troppo.
Io non so che cosa succederà adesso, non ne ho idea.
E ciò che è stato detto pubblicamente da lui finora, nel corso del confronto elettorale, non intendo commentarlo adesso. Ma quello che lui ha detto in merito all’intenzione di ripristinare i rapporti con la Russia, riguardo al cercare di promuovere una risoluzione della crisi ucraina, mi sembra che meriti attenzione, come minimo. Con l’occasione, desidero congratularmi con lui per la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti d’America.
Ho già detto che noi avremmo collaborato con chiunque fosse il capo di Stato al quale il popolo americano avrebbe deciso di dare fiducia. Ed è così che sarà anche nei fatti.
🎙️Dall’intervento del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin in occasione della sessione plenaria del XXI incontro annuale del Club Internazionale di Discussione “Valdai” (7 novembre 2024)
💬Sta arrivando, per certi versi, il momento della verità.
Il vecchio ordine mondiale si sta inesorabilmente allontanando, e forse possiamo dire che se n’è già andato; mentre, nel frattempo, infuria una pericolosa e inesorabile battaglia per la creazione di quello nuovo. Inesorabile, in primo luogo, per una ragione che non è neppure quella dello scontro per il potere o per l’influenza nella sfera geopolitica, ma che è da attribuirsi a uno scontro tra i principi stessi sui quali si verranno a costruire i rapporti tra popoli e Paesi nella prossima fase storica. E dal suo esito dipenderà la nostra capacità di lavorare o meno tutti insieme, di impegnarci insieme per costruire un ordinamento mondiale che permetta a tutti noi di poter accedere allo sviluppo, di risolvere le nascenti controversie sulla base del rispetto reciproco tra diverse culture e civiltà, senza alcuna coercizione e senza fare uso della forza. Alla fine, riuscirà la società dell’uomo a rimanere “società”, con tutti i suoi fondamenti di natura umana ed etica, e l’uomo a rimanere uomo?
Verrebbe da pensare che a questo non ci siano alternative, almeno a un primo sguardo. Ma purtroppo, le alternative ci sono: alternative che vedono una discesa dell’umanità negli abissi dell’anarchia aggressiva, delle spaccature sia interne che esterne, della perdita dei valori tradizionali, delle nuove forme di tirannia, del rifiuto fattuale dei principi classici che sono propri della democrazia, così come dei diritti e delle libertà fondamentali. Ultimamente, sempre più spesso la democrazia viene interpretata come il potere non delle maggioranze, ma bensì delle minoranze, mentre addirittura si arriva a contrapporre la democrazia tradizionale e la sovranità popolare a un qualche tipo di libertà astratta, in nome della quale è concesso, come ritengono alcuni, trascurare o anche sacrificare i processi democratici, le elezioni, l’opinione della maggioranza, la libertà di parola e l’imparzialità dei media.
Rappresenta una minaccia la volontà di imporre che certe ideologie, che per loro stessa natura sono totalitarie, diventino la norma: cosa che vediamo nell’esempio del liberalismo occidentale, nel liberalismo occidentale odierno, che è degenerato, mi sembra, nell’intolleranza estrema e nell’aggressività nei confronti di qualunque alternativa, di qualunque tipo di opinione indipendente e sovrana, e che oggi arriva a giustificare anche il neonazismo, il terrorismo, il razzismo, finanche al genocidio di massa della popolazione civile.
In ultimo, si tratta di conflitti, di scontri a livello internazionale che sono forieri di distruzione reciproca. Dopotutto, le armi in grado di provocare distruzione esistono e vengono costantemente perfezionate, andando ad assumere forme sempre nuove mano a mano che il progresso tecnologico avanza. Nel frattempo, il “club” di coloro che ne sono in possesso si espande, e nessuno è in grado di garantire che queste armi non verranno dispiegate nel caso in cui l’acutizzarsi delle minacce in corso sfoci in un’escalation e le norme giuridiche e morali vengano definitivamente smantellate.
Ci siamo avvicinati a un confine pericoloso.
Gli appelli dell’Occidente affinché si infligga una sconfitta strategica alla Russia, Paese che è in possesso del più grande arsenale nucleare al mondo, mostrano l’entità dell’avventurismo dei politici occidentali, che ormai sta superando ogni limite. O almeno, dell’avventurismo di alcuni politici occidentali.
Tale fede cieca nella propria impunità e nel proprio eccezionalismo potrebbe dare luogo a un disastro di portata mondiale. Eppure, coloro che in passato sono stati egemoni, e che sono abituati ancora oggi, sin dai tempi del colonialismo, a dominare il mondo, sempre più spesso si rendono conto con stupore che gli altri non gli obbediscono più come prima.
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💬Sta arrivando, per certi versi, il momento della verità.
Il vecchio ordine mondiale si sta inesorabilmente allontanando, e forse possiamo dire che se n’è già andato; mentre, nel frattempo, infuria una pericolosa e inesorabile battaglia per la creazione di quello nuovo. Inesorabile, in primo luogo, per una ragione che non è neppure quella dello scontro per il potere o per l’influenza nella sfera geopolitica, ma che è da attribuirsi a uno scontro tra i principi stessi sui quali si verranno a costruire i rapporti tra popoli e Paesi nella prossima fase storica. E dal suo esito dipenderà la nostra capacità di lavorare o meno tutti insieme, di impegnarci insieme per costruire un ordinamento mondiale che permetta a tutti noi di poter accedere allo sviluppo, di risolvere le nascenti controversie sulla base del rispetto reciproco tra diverse culture e civiltà, senza alcuna coercizione e senza fare uso della forza. Alla fine, riuscirà la società dell’uomo a rimanere “società”, con tutti i suoi fondamenti di natura umana ed etica, e l’uomo a rimanere uomo?
Verrebbe da pensare che a questo non ci siano alternative, almeno a un primo sguardo. Ma purtroppo, le alternative ci sono: alternative che vedono una discesa dell’umanità negli abissi dell’anarchia aggressiva, delle spaccature sia interne che esterne, della perdita dei valori tradizionali, delle nuove forme di tirannia, del rifiuto fattuale dei principi classici che sono propri della democrazia, così come dei diritti e delle libertà fondamentali. Ultimamente, sempre più spesso la democrazia viene interpretata come il potere non delle maggioranze, ma bensì delle minoranze, mentre addirittura si arriva a contrapporre la democrazia tradizionale e la sovranità popolare a un qualche tipo di libertà astratta, in nome della quale è concesso, come ritengono alcuni, trascurare o anche sacrificare i processi democratici, le elezioni, l’opinione della maggioranza, la libertà di parola e l’imparzialità dei media.
Rappresenta una minaccia la volontà di imporre che certe ideologie, che per loro stessa natura sono totalitarie, diventino la norma: cosa che vediamo nell’esempio del liberalismo occidentale, nel liberalismo occidentale odierno, che è degenerato, mi sembra, nell’intolleranza estrema e nell’aggressività nei confronti di qualunque alternativa, di qualunque tipo di opinione indipendente e sovrana, e che oggi arriva a giustificare anche il neonazismo, il terrorismo, il razzismo, finanche al genocidio di massa della popolazione civile.
In ultimo, si tratta di conflitti, di scontri a livello internazionale che sono forieri di distruzione reciproca. Dopotutto, le armi in grado di provocare distruzione esistono e vengono costantemente perfezionate, andando ad assumere forme sempre nuove mano a mano che il progresso tecnologico avanza. Nel frattempo, il “club” di coloro che ne sono in possesso si espande, e nessuno è in grado di garantire che queste armi non verranno dispiegate nel caso in cui l’acutizzarsi delle minacce in corso sfoci in un’escalation e le norme giuridiche e morali vengano definitivamente smantellate.
Ci siamo avvicinati a un confine pericoloso.
Gli appelli dell’Occidente affinché si infligga una sconfitta strategica alla Russia, Paese che è in possesso del più grande arsenale nucleare al mondo, mostrano l’entità dell’avventurismo dei politici occidentali, che ormai sta superando ogni limite. O almeno, dell’avventurismo di alcuni politici occidentali.
Tale fede cieca nella propria impunità e nel proprio eccezionalismo potrebbe dare luogo a un disastro di portata mondiale. Eppure, coloro che in passato sono stati egemoni, e che sono abituati ancora oggi, sin dai tempi del colonialismo, a dominare il mondo, sempre più spesso si rendono conto con stupore che gli altri non gli obbediscono più come prima.
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🎙️Dall’intervento del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin in occasione della sessione plenaria del XXI incontro annuale del Club Internazionale di Discussione “Valdai” (7 novembre 2024) #mondomultipolare
💬Nel mondo multipolare in via di formazione non dovranno esserci Paesi o popoli sconfitti, e nessuno dovrà sentirsi oppresso o in una posizione di svantaggio.
Soltanto allora saremo in grado di garantire dei presupposti realmente duraturi per uno sviluppo globale improntato alla giustizia e alla sicurezza.
Conosciamo a grandi linee la direzione di questi cambiamenti: allontanandoci dall’egemonismo, stiamo procedendo verso il mondo articolato della cooperazione multilaterale, per cui potremmo provare quantomeno a tracciare i contorni di quello che verrà.
👉Punto primo. L’apertura alla cooperazione rappresenta il valore più importante per la stragrande maggioranza dei popoli e dei Paesi. I tentativi di erigere barriere artificiali sono fallaci non soltanto per il fatto che inibiscono il naturale sviluppo economico, vantaggioso per tutti. L’interruzione delle relazioni è infatti particolarmente pericolosa in situazioni nelle quali si verificano disastri naturali o sconvolgimenti socio-politici, con i quali la prassi internazionale, ahimé, deve sempre fare i conti. [...]
👉Punto secondo. Abbiamo sempre parlato della molteplicità del nostro mondo in quanto condizione necessaria per la sua stabilità. [...]
La comunità internazionale è un organismo vivente, il cui valore e la cui unicità risiedono nella grande molteplicità che è propria delle civiltà che la compongono.
👉Punto terzo. Noi abbiamo detto più volte che il nuovo mondo potrà riuscire a evolversi soltanto sulla base dei principi legati alla massima rappresentatività. L’esperienza degli ultimi due decenni ha mostrato chiaramente a che cosa conducono l’usurpazione e la volontà di alcuni di arrogarsi il diritto di parlare e di agire a nome di altri. Coloro che siamo soliti definire come “grandi potenze” sono ormai abituati a pensare di avere il diritto di stabilire in che cosa debbano consistere gli interessi degli altri (proprio un bello spettacolo!) e anzi, di fatto, di imporre agli altri quali debbano essere i loro interessi nazionali, sulla base di quelli che sono invece i loro interessi. Questo non solo viola i principi della democrazia e della giustizia; la cosa peggiore è che ciò, di fatto, non dà modo di risolvere davvero le problematiche più urgenti.
👉Punto quarto. Il principio chiave della sicurezza per tutti, senza alcuna eccezione. La sicurezza di alcuni non può essere garantita a spese della sicurezza di altri. E qui, non sto dicendo nulla di nuovo. È tutto stabilito nei documenti OSCE. Basterebbe soltanto che lo si applicasse nella pratica. [...]
Uno spirito improntato al rispetto e alla considerazione degli interessi reciproci: è su questo che si baserà anche il futuro sistema di sicurezza euratlantica, che sta iniziando a prendere forma sul nostro vastissimo continente. [Un sistema che] non incarna soltanto un approccio genuinamente multilaterale, ma che ha anche una prospettiva multidimensionale. [...]
👉Punto quinto. Giustizia per tutti. La disuguaglianza è la vera piaga del mondo contemporaneo. All’interno dei singoli Paesi, la disuguaglianza genera tensione sociale e instabilità politica [...].
👉Punto sesto. Noi non ci stanchiamo mai di sottolineare che un qualunque apparato internazionale caratterizzato da stabilità può basarsi soltanto sui principi propri dell’uguaglianza sovrana. [...]
La cosa più dannosa e distruttiva che vediamo manifestarsi nel mondo di oggi è l’arroganza, il porsi nei confronti di qualcun’altro guardandolo dall’alto in basso, così come il desiderio di dare continuamente lezioni agli altri con insistenza.
La Russia questo non l’ha mai fatto, perché tale atteggiamento non le è congeniale. E noi stiamo osservando come il nostro approccio sia invece produttivo.
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💬Nel mondo multipolare in via di formazione non dovranno esserci Paesi o popoli sconfitti, e nessuno dovrà sentirsi oppresso o in una posizione di svantaggio.
Soltanto allora saremo in grado di garantire dei presupposti realmente duraturi per uno sviluppo globale improntato alla giustizia e alla sicurezza.
Conosciamo a grandi linee la direzione di questi cambiamenti: allontanandoci dall’egemonismo, stiamo procedendo verso il mondo articolato della cooperazione multilaterale, per cui potremmo provare quantomeno a tracciare i contorni di quello che verrà.
👉Punto primo. L’apertura alla cooperazione rappresenta il valore più importante per la stragrande maggioranza dei popoli e dei Paesi. I tentativi di erigere barriere artificiali sono fallaci non soltanto per il fatto che inibiscono il naturale sviluppo economico, vantaggioso per tutti. L’interruzione delle relazioni è infatti particolarmente pericolosa in situazioni nelle quali si verificano disastri naturali o sconvolgimenti socio-politici, con i quali la prassi internazionale, ahimé, deve sempre fare i conti. [...]
👉Punto secondo. Abbiamo sempre parlato della molteplicità del nostro mondo in quanto condizione necessaria per la sua stabilità. [...]
La comunità internazionale è un organismo vivente, il cui valore e la cui unicità risiedono nella grande molteplicità che è propria delle civiltà che la compongono.
👉Punto terzo. Noi abbiamo detto più volte che il nuovo mondo potrà riuscire a evolversi soltanto sulla base dei principi legati alla massima rappresentatività. L’esperienza degli ultimi due decenni ha mostrato chiaramente a che cosa conducono l’usurpazione e la volontà di alcuni di arrogarsi il diritto di parlare e di agire a nome di altri. Coloro che siamo soliti definire come “grandi potenze” sono ormai abituati a pensare di avere il diritto di stabilire in che cosa debbano consistere gli interessi degli altri (proprio un bello spettacolo!) e anzi, di fatto, di imporre agli altri quali debbano essere i loro interessi nazionali, sulla base di quelli che sono invece i loro interessi. Questo non solo viola i principi della democrazia e della giustizia; la cosa peggiore è che ciò, di fatto, non dà modo di risolvere davvero le problematiche più urgenti.
👉Punto quarto. Il principio chiave della sicurezza per tutti, senza alcuna eccezione. La sicurezza di alcuni non può essere garantita a spese della sicurezza di altri. E qui, non sto dicendo nulla di nuovo. È tutto stabilito nei documenti OSCE. Basterebbe soltanto che lo si applicasse nella pratica. [...]
Uno spirito improntato al rispetto e alla considerazione degli interessi reciproci: è su questo che si baserà anche il futuro sistema di sicurezza euratlantica, che sta iniziando a prendere forma sul nostro vastissimo continente. [Un sistema che] non incarna soltanto un approccio genuinamente multilaterale, ma che ha anche una prospettiva multidimensionale. [...]
👉Punto quinto. Giustizia per tutti. La disuguaglianza è la vera piaga del mondo contemporaneo. All’interno dei singoli Paesi, la disuguaglianza genera tensione sociale e instabilità politica [...].
👉Punto sesto. Noi non ci stanchiamo mai di sottolineare che un qualunque apparato internazionale caratterizzato da stabilità può basarsi soltanto sui principi propri dell’uguaglianza sovrana. [...]
La cosa più dannosa e distruttiva che vediamo manifestarsi nel mondo di oggi è l’arroganza, il porsi nei confronti di qualcun’altro guardandolo dall’alto in basso, così come il desiderio di dare continuamente lezioni agli altri con insistenza.
La Russia questo non l’ha mai fatto, perché tale atteggiamento non le è congeniale. E noi stiamo osservando come il nostro approccio sia invece produttivo.
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Durante i lavori della 79a sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU, la Terza Commissione ha adottato l’ormai consueta risoluzione, voluta dalla Russia, per la “Lotta all’esaltazione del nazismo, al neonazismo e ad altre pratiche che contribuiscono ad alimentare forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza ad essi legata”. Sono 40 i Paesi intervenuti quali coautori di tale risoluzione.
A favore della risoluzione hanno votato 116 Paesi, mentre in 54 hanno espresso voto contrario e in 11 si sono astenuti.
Ecco l’elenco di coloro che hanno espresso parere contrario alla condanna del razzismo e, quindi, parere favorevole all’esaltazione del nazismo:
Stati Uniti d’America, Canada, Ucraina, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna, Polonia, Moldavia, Estonia, Lettonia, Lituania, Austria, Australia, Albania, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Grecia, Cipro, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Finlandia, Croazia, Repubblica Ceca, Svezia, Giappone, Andorra, Bosnia ed Erzegovina, Ungheria, Georgia, Nuova Zelanda, Islanda, Irlanda, Kiribati, Liechtenstein, Lussemburgo, Malawi, Malta, Norvegia, San Marino, Macedonia del Nord, Principato di Monaco, Isole Marshall, Micronesia, Corea del Sud, Palau, Tonga, Fiji e Montenegro.
A favore della risoluzione hanno votato 116 Paesi, mentre in 54 hanno espresso voto contrario e in 11 si sono astenuti.
Ecco l’elenco di coloro che hanno espresso parere contrario alla condanna del razzismo e, quindi, parere favorevole all’esaltazione del nazismo:
Stati Uniti d’America, Canada, Ucraina, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna, Polonia, Moldavia, Estonia, Lettonia, Lituania, Austria, Australia, Albania, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Grecia, Cipro, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Finlandia, Croazia, Repubblica Ceca, Svezia, Giappone, Andorra, Bosnia ed Erzegovina, Ungheria, Georgia, Nuova Zelanda, Islanda, Irlanda, Kiribati, Liechtenstein, Lussemburgo, Malawi, Malta, Norvegia, San Marino, Macedonia del Nord, Principato di Monaco, Isole Marshall, Micronesia, Corea del Sud, Palau, Tonga, Fiji e Montenegro.
Forwarded from Мария Захарова
Третий комитет 79-й сессии Генеральной Ассамблеи ООН принял традиционную, инициированную Россией резолюцию по борьбе с героизацией нацизма, неонацизмом и другими видами практики, которые способствуют эскалации современных форм расизма, расовой дискриминации, ксенофобии и связанной с ними нетерпимости». 40 стран выступили соавторами.
За проголосовали 116 стран, 54 выступили против, 11 воздержались.
Список тех, кто выступил против осуждения расизма и за героизацию нацизма:
США, Канада, Украина, Великобритания, Германия, Франция, Италия, Испания, Польша, Молдавия, Эстония, Латвия, Литва, Австрия, Австралия, Албания, Бельгия, Болгария, Дания, Греция, Кипр, Нидерланды, Португалия, Румыния, Словакия, Словения, Финляндия, Хорватия, Чехия, Швеция, Япония, Андорра, Босния и Герцеговина, Венгрия, Грузия, Новая Зеландия, Исландия, Ирландия, Кирибати, Лихтенштейн, Люксембург, Малави, Мальта, Норвегия, Сан-Марино, Северная Македония, Монако, Маршалловы о-ва, Микронезия, Республика Корея, Палау, Тонга, Фиджи, Черногория.
За проголосовали 116 стран, 54 выступили против, 11 воздержались.
Список тех, кто выступил против осуждения расизма и за героизацию нацизма:
США, Канада, Украина, Великобритания, Германия, Франция, Италия, Испания, Польша, Молдавия, Эстония, Латвия, Литва, Австрия, Австралия, Албания, Бельгия, Болгария, Дания, Греция, Кипр, Нидерланды, Португалия, Румыния, Словакия, Словения, Финляндия, Хорватия, Чехия, Швеция, Япония, Андорра, Босния и Герцеговина, Венгрия, Грузия, Новая Зеландия, Исландия, Ирландия, Кирибати, Лихтенштейн, Люксембург, Малави, Мальта, Норвегия, Сан-Марино, Северная Македония, Монако, Маршалловы о-ва, Микронезия, Республика Корея, Палау, Тонга, Фиджи, Черногория.
Forwarded from Casa Russa a Roma
💻Mercoledì 20 novembre 2024 alle ore 16:00 sulla piattaforma della Casa Russa a Roma si terrà un webinar dedicato al programma «Borse di studio nella Federazione Russa» per l’anno accademico 2025-2026.
📊Saranno presentati:
- le discipline e programmi di formazione;
- le modalità di selezione per l’ottenimento della borsa di studio;
- l'elenco dei documenti richiesti e le regole della presentazione di domande e molto altro.
💬I relatori risponderanno a tutte le domande dei futuri studenti. L'evento si terrà in lingua italiana. La partecipazione è gratuita.
🔗Il link per accedere al webinar
📊Saranno presentati:
- le discipline e programmi di formazione;
- le modalità di selezione per l’ottenimento della borsa di studio;
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💬I relatori risponderanno a tutte le domande dei futuri studenti. L'evento si terrà in lingua italiana. La partecipazione è gratuita.
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