Ambasciator non porta pena
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Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana e nella Repubblica di San Marino
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🇷🇺🇮🇹 Dal 2007, per 14 anni, Verona ha ospitato il Forum Economico Eurasiatico, divenuto la principale piattaforma russo-italiana che promuove il dialogo per un futuro costruttivo dell’intera Eurasia.

Le attuali dinamiche geopolitiche e il rigido orientamento atlantista delle autorità italiane hanno costretto il Forum ad abbandonare Verona e spostare i suoi eventi all’estero. Dopo quello di Baku (Azerbaigian) nel 2022 e quello di Samarcanda (Uzbekistan) nel 2023, nel 2024, il Forum si è tenuto a Ras al-Khaimah, nel più dinamico degli Emirati Arabi Uniti che è in rapido sviluppo.

In questa straordinaria oasi high-tech si sono incontrati il vetro di Murano e i merletti di Burano, le ceramiche "Gzhel" di Mosca e i merletti di Elets (Regione di Lipetsk, Russia) col meraviglioso artigianato degli Emirati.

Verona (e pure l’Italia) avranno molto da rimpiangere; infatti, su invito dello Sceicco Saud bin Saqr Al Qasimi, il Forum tornerà a Ras al-Khaimah anche il prossimo anno.
15 anni fa, a Roma è stata consacrata la prima e l’unica chiesa ortodossa russa a Roma, progettata dall’architetto Andrej Obolenskij, che in precedenza aveva curato i lavori di restauro della Cattedrale di Cristo Salvatore, a Mosca.

Oggi, la Chiesa ortodossa di Santa Caterina Martire d’Alessandria adorna uno dei declivi del parco di pertinenza della storica Villa Abamelek. E nonostante la notevole “differenza d’età” tra i due luoghi di culto, essa sa intrattenere un riguardoso dialogo di carattere architettonico (e non solo) con la monumentale Basilica di San Pietro, situata in linea d’aria proprio di fronte a lei, ma anche con altri simboli e istituzioni che sono parte dell’identità di questo grande centro globale del Cattolicesimo.
Nonostante contro il nostro Paese siano state introdotte tutte le sanzioni possibili e immaginabili e nonostante non vi siano voli diretti tra la Russia e l’Italia, il 19 dicembre, nel giorno in cui si celebra San Nicola di Bari secondo il calendario ortodosso, nella città di Bari sono giunti centinaia di pellegrini russi. La città ha ripreso vita, e la Basilica papale di San Nicola ha aperto le sue porte in segno di accoglienza.
 
A presiedere le solenni celebrazioni liturgiche nella Basilica di San Nicola sono stati Sua Eminenza Kirill, Metropolita di Kazan’ e del Tatarstan, e Sua Eminenza Nestor, Metropolita di Korsun e dell’Europa Occidentale, nonché Esarca Patriarcale dell’Europa Occidentale.
 
In chiesa erano presenti rappresentanti del clero sia ortodosso che cattolico, numerosi amici della Russia e fedeli provenienti da tutto il mondo.
 
Tra le volte della cripta che custodisce le reliquie di questo Santo così amato e venerato, sono risuonati ancora una volta, solenni e toccanti, preghiere e canti ortodossi.
🎄 Messaggio di Auguri dell’Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana e nella Repubblica di San Marino Alexey Paramonov
Mosca, 2 gennaio 2025. L'atmosfera festosa per l'anno nuovo e per il Natale ortodosso imminente porta gioia e ispirazione.
Nel 2025 si celebra l’80º anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica e nella Seconda Guerra Mondiale.

La memoria dell’eroico sacrificio compiuto dal plurinazionale popolo sovietico viene custodita con grande riguardo in ogni famiglia russa.

🕯️Noi non dimenticheremo mai qual è stato il terribile prezzo di questa Vittoria: la perdita di 27 milioni di vite umane di tutte le repubbliche dell'Unione Sovietica - Russia, Bielorussia, Ucraina, Azerbaigian, Georgia, Moldavia, Armenia, Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Tagikistan, Turkmenistan, Estonia, Lettonia, Lituania.

Entrambi i miei nonni si schierarono in difesa della loro Patria sin dai primi giorni della guerra. Il mio nonno materno, Evgenij Petrovič Savvičev, nato nel 1913, prese parte ai lunghi anni di guerra, molte volte ferito, ne arrivò fino alla Vittoria il 9 maggio 1945 in grado di colonello.

L'altro mio nonno, quello paterno, Lev Nikolaevič Paramonov, nato nel 1916, si arruolò volontariamente e prese parte nei combattimenti della difesa di Mosca. Cadde da eroe in autunno del 1941 ed è sepolto sotto il monumento ai caduti nei pressi del Monastero di Santa Trinita di Sergiev Posad.

Viva la Vittoria!
Non si può negare la perspicacia di Vasilij Ložkin, pittore russo contemporaneo di San Pietroburgo, il quale ha saputo esprimere a modo suo il ruolo unico e insostituibile che la Russia, l'idea di Essa e il senso della sua esistenza, sembra di ricoprire non solo entro i confini del nostro mondo, ma anche oltre, nella vastità dell’Universo.
Insomma, se non ci fosse la Russia, bisognerebbe inventarla.

Sembra vero, no?

Tanti saluti a Musk!
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Nel corso della cerimonia di deposizione della corona di fiori al monumento a Fëdor Poletaev, Eroe dell’Unione Sovietica e d’Italia, tenutasi nella località di Cantalupo Ligure ove egli perse la vita, non sono mancati attimi di grande commozione e tenerezza. Uno di questi è stato sicuramente il momento in cui gli abitanti del luogo hanno eseguito la celebre canzone “Katjuša”, simbolo della Grande Guerra Patriottica (musica di Matvej Blanter, testo di Michail Isakovskij).
Oggi il francobollo con l’immagine di Villa Abamelek a Roma può raggiungere ogni angolo della Russia, anche quelli più remoti: da Kaliningrad, Mosca, San Pietroburgo, Sochi, dalla Crimea, da Donetsk, Lugansk e Marjupol', fino a Vladivostok, alla Kamčatka e alle isole Curili. E, naturalmente, ogni angolo nel mondo.

Nell’ambito del suo progetto dedicato alle missioni diplomatiche russe e agli edifici più significativi delle Ambasciate, le Poste Russe hanno emesso un francobollo con l’immagine della Residenza dell’Ambasciatore della Russia in Italia, una delle residenze diplomatiche più belle all’estero, se non la migliore.

Nella sua forma attuale, la villa è frutto del lavoro dell’architetto romano Vincenzo Moraldi ed è stata realizzata grazie alle idee e ai fondi degli ultimi proprietari privati: Semën Abamelek-Lazarev, aristocratico russo, principe, supremo scudiero della Corte imperiale, imprenditore, scienziato e archeologo, e la moglie Maria Demidova. Il principe cominciò ad acquistare immobili nel 1907 e trasformò la villa in uno dei più esclusivi complessi con parco di Roma.

Semën Abamelek-Lazarev lasciò la villa in eredità alla Russia che, dopo una lunga serie di procedure burocratiche, ne ottenne il possesso nel 1947, e tuttora la utilizza a scopo diplomatico come residenza dell’Ambasciatore russo in Italia.
Il 27 febbraio 2025, su invito di Taalay Bazarbaev, Ambasciatore del Kirghizistan in Italia, ho partecipato all’inaugurazione del monumento allo scrittore sovietico di nazionalità kirghisa Čyngyz Ajtmatov, collocato in uno dei parchi centrali di Roma, Villa Grazioli.

Alla cerimonia hanno preso parte i rappresentanti delle autorità locali e alcuni membri della famiglia dello scrittore, tra i quali la moglie del figlio, Anara, e il figlio El’dar. Abbiamo ricordato il grande contributo che lo scrittore ha apportato sia alla letteratura mondiale che a quella russa, sottolineando il profondo significato filosofico e il carattere universale delle sue opere.

A suscitare particolare interesse tra gli invitati, esponenti della società civile di Roma, membri del corpo diplomatico, ma anche connazionali kirghisi e russi, è stato il racconto riguardante l’intensa carriera diplomatica di Čyngyz Ajtmatov. Dal 1990 al 1994 è stato Ambasciatore dell’URSS e poi della Federazione Russa in Lussemburgo, mentre dal 1994 al 2008 ha ricoperto il ruolo di Ambasciatore del Kirghizistan in Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Francia e presso la NATO e l’UNESCO.