Forwarded from Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии
🎙 L'intervista dell'Ambasciatore russo in Italia Sergey Razov all'Agenzia Ansa, 22 febbraio 2023:
📄Leggere il testo intero
❓ Ambasciatore Razov, si avvicina l'anniversario di quella che Mosca chiama “operazione militare speciale” in #Ucraina e il mondo chiama guerra. Ritiene che la Russia abbia raggiunto, o stia per raggiungere, i suoi obiettivi?
💬 Non li ha ancora raggiunti, per questo l'operazione militare speciale prosegue. I suoi obiettivi sono stati formulati dal Presidente della Federazione Russa un anno fa e sono perseguiti con coerenza. In termini di prospettiva, rifornire il regime di #Kiev di armi ed equipaggiamenti militari sempre più sofisticati non avvicina la pace, anzi non fa che alimentare e inasprire la guerra, moltiplicando le vittime, la distruzione e la sofferenza.
❓ La coalizione dei Paesi occidentali, sin dal 24 febbraio scorso, si è schierata in soccorso dell'Ucraina, non solo fornendo aiuti militari, ma cercando di isolare economicamente e politicamente la #Russia con le sanzioni. Ne è valsa la pena?
💬 Un tempo, secondo la teoria tolemaica, si credeva che l'intero universo ruotasse intorno alla Terra e oggi alcuni politici sono convinti che il mondo intero giri esclusivamente intorno all'Occidente “collettivo”. Farebbero bene a eliminare dalle loro scrivanie la cartina euroatlantica e sostituirla con un vero mappamondo.
Non riusciranno né a isolare la Russia (come dimostra l'esperienza dell'ultimo anno), né a metterla in ginocchio con le sanzioni. Credere che la Russia possa essere strangolata economicamente è come credere che un daltonico riesca a comporre un cubo di Rubik in tre secondi.
Se ricorda, già otto anni fa il Presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, aveva dichiarato pubblicamente che "l'economia russa è a brandelli". L'economia russa si è fondamentalmente adeguata a tutti i tipi di sanzione (gli esperti ne contano già più di quindicimila). La condizione socio-economica del paese è solida.
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❓ Ambasciatore Razov, si avvicina l'anniversario di quella che Mosca chiama “operazione militare speciale” in #Ucraina e il mondo chiama guerra. Ritiene che la Russia abbia raggiunto, o stia per raggiungere, i suoi obiettivi?
💬 Non li ha ancora raggiunti, per questo l'operazione militare speciale prosegue. I suoi obiettivi sono stati formulati dal Presidente della Federazione Russa un anno fa e sono perseguiti con coerenza. In termini di prospettiva, rifornire il regime di #Kiev di armi ed equipaggiamenti militari sempre più sofisticati non avvicina la pace, anzi non fa che alimentare e inasprire la guerra, moltiplicando le vittime, la distruzione e la sofferenza.
❓ La coalizione dei Paesi occidentali, sin dal 24 febbraio scorso, si è schierata in soccorso dell'Ucraina, non solo fornendo aiuti militari, ma cercando di isolare economicamente e politicamente la #Russia con le sanzioni. Ne è valsa la pena?
💬 Un tempo, secondo la teoria tolemaica, si credeva che l'intero universo ruotasse intorno alla Terra e oggi alcuni politici sono convinti che il mondo intero giri esclusivamente intorno all'Occidente “collettivo”. Farebbero bene a eliminare dalle loro scrivanie la cartina euroatlantica e sostituirla con un vero mappamondo.
Non riusciranno né a isolare la Russia (come dimostra l'esperienza dell'ultimo anno), né a metterla in ginocchio con le sanzioni. Credere che la Russia possa essere strangolata economicamente è come credere che un daltonico riesca a comporre un cubo di Rubik in tre secondi.
Se ricorda, già otto anni fa il Presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, aveva dichiarato pubblicamente che "l'economia russa è a brandelli". L'economia russa si è fondamentalmente adeguata a tutti i tipi di sanzione (gli esperti ne contano già più di quindicimila). La condizione socio-economica del paese è solida.
Telegraph
L'intervista dell'Ambasciatore russo in Italia Sergey Razov all'Agenzia Ansa, 22 febbraio 2023
1. Ambasciatore Razov, si avvicina l'anniversario di quella che Mosca chiama “operazione militare speciale” in Ucraina e il mondo chiama guerra. Ritiene che la Russia abbia raggiunto, o stia per raggiungere, i suoi obiettivi? Non li ha ancora raggiunti, per…
Forwarded from Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии
🎙 Conferenza stampa del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin al termine della visita in Cina in occasione del Forum “Belt and Road”, 18 ottobre 2023
#RussiaChina
🇷🇺🇨🇳 In merito all’impatto dei fattori esterni e dei conflitti sullo sviluppo delle relazioni russo-cinesi, tutti questi fattori esterni rappresentano minacce comuni e vanno a rafforzare la cooperazione russo-cinese.
Per quanto riguarda le prospettive di cooperazione, sono ottimista. A marzo abbiamo raggiunto alcuni accordi; sono stati stabiliti otto punti. Adesso, a Biškek, i primi ministri dovranno esplicitare nel dettaglio questi punti e siglare il piano relativo alla nostra cooperazione fino al 2030. Si tratta di un ottimo piano, è specifico e molto significativo.
“Belt and Road” è un’iniziativa globale che coinvolge quasi tutte le regioni del mondo. Mentre invece, quello che viene chiamato “partenariato eurasiatico” è un progetto a livello locale. Pertanto, non ci sono dubbi sul fatto che l’uno sia complementare all’altro. Non c’è competizione tra i due progetti.
#MedioOriente
Per quanto riguarda le mie impressioni a seguito dei colloqui con cinque dei leader della regione: mi sembra che nessuno desideri continuare a fomentare il conflitto e peggiorare la situazione.
Noi abbiamo sempre sostenuto la creazione di uno Stato palestinese, indipendente, sovrano, con capitale a Gerusalemme Est. È assolutamente impossibile ovviare alle questioni politiche fondamentali legate all’autodeterminazione delle sorti del popolo palestinese per mezzo di una sorta di aiuto economico a breve termine, come hanno cercato di fare gli Stati Uniti, e l’attuale crisi lo dimostra. I problemi politici fondamentali devono essere risolti.
#Ucraina
Se la parte ucraina vuole un vero processo negoziale, allora non deve ricorrere a gesti teatrali; come prima cosa, non resta altro che annullare il decreto del presidente dell’Ucraina che vieta i negoziati.
Se desidera veramente negoziare deve compiere passi concreti.
🔗 Guarda il video
#RussiaChina
🇷🇺🇨🇳 In merito all’impatto dei fattori esterni e dei conflitti sullo sviluppo delle relazioni russo-cinesi, tutti questi fattori esterni rappresentano minacce comuni e vanno a rafforzare la cooperazione russo-cinese.
Per quanto riguarda le prospettive di cooperazione, sono ottimista. A marzo abbiamo raggiunto alcuni accordi; sono stati stabiliti otto punti. Adesso, a Biškek, i primi ministri dovranno esplicitare nel dettaglio questi punti e siglare il piano relativo alla nostra cooperazione fino al 2030. Si tratta di un ottimo piano, è specifico e molto significativo.
“Belt and Road” è un’iniziativa globale che coinvolge quasi tutte le regioni del mondo. Mentre invece, quello che viene chiamato “partenariato eurasiatico” è un progetto a livello locale. Pertanto, non ci sono dubbi sul fatto che l’uno sia complementare all’altro. Non c’è competizione tra i due progetti.
#MedioOriente
Per quanto riguarda le mie impressioni a seguito dei colloqui con cinque dei leader della regione: mi sembra che nessuno desideri continuare a fomentare il conflitto e peggiorare la situazione.
Noi abbiamo sempre sostenuto la creazione di uno Stato palestinese, indipendente, sovrano, con capitale a Gerusalemme Est. È assolutamente impossibile ovviare alle questioni politiche fondamentali legate all’autodeterminazione delle sorti del popolo palestinese per mezzo di una sorta di aiuto economico a breve termine, come hanno cercato di fare gli Stati Uniti, e l’attuale crisi lo dimostra. I problemi politici fondamentali devono essere risolti.
#Ucraina
Se la parte ucraina vuole un vero processo negoziale, allora non deve ricorrere a gesti teatrali; come prima cosa, non resta altro che annullare il decreto del presidente dell’Ucraina che vieta i negoziati.
Se desidera veramente negoziare deve compiere passi concreti.
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One Belt, One Road, Putin (conferenza stampa)
Conferenza stampa al termine della visita in Cina Concludendo la sua visita di lavoro nella Repubblica popolare cinese, Vladimir Putin h...
Forwarded from Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии
🎙️Estratti dall’intervista del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin a Dmitrij Kiseljov (13 marzo 2024)
💬La Russia non è a un bivio. È sul percorso strategico del proprio sviluppo e non abbandonerà il suo cammino.
#MondoMultipolare
• Molte persone nel mondo guardano a noi, a ciò che accade nel nostro Paese e alla nostra lotta per i nostri interessi. (…) Associano la nostra lotta per l'indipendenza e la vera sovranità alle loro aspirazioni di sovranità e sviluppo indipendente.
• Ma questo è aggravato dal fatto che nelle élite occidentali è molto forte il desiderio di congelare l’iniquità della situazione negli affari internazionali. Sono abituate da secoli a riempirsi la pancia di carne umana e le tasche di denaro. Ma devono rendersi conto che il ballo dei vampiri è giunto al termine.
#Ucraina
• Siamo pronti per i negoziati? Sì, siamo pronti. Ma noi siamo pronti solo per negoziati, che siano basati non su "voglie" tossiche, ma sulla realtà che si è sviluppata, come si dice in questi casi, sul campo.
• Siamo pronti a un dialogo serio e vogliamo risolvere tutti i conflitti, e a maggior ragione questo conflitto, con mezzi pacifici. Ma dobbiamo avere la certezza netta che non si tratta di una pausa che il nemico vuole prendere per il riarmo, ma di una conversazione seria con garanzie per la sicurezza della Federazione Russa.
• Usano missili britannici e americani. Non cambia la situazione sul campo di battaglia. Certo, ci danneggiano, questo è ovvio. Ma, in sostanza, questo non cambia il corso delle ostilità e le conseguenze che inevitabilmente ne derivano per la parte avversa.
#USA
• Sappiamo cosa sono le truppe statunitensi in territorio russo. Sono interventi. Questo è il modo in cui considereremo la situazione, anche se dovessero comparire sul territorio ucraino, loro lo capirebbero.
• Ho detto molte volte che per noi è una questione di vita o di morte, mentre per loro si tratta di migliorare la loro posizione tattica nel mondo intero, e in Europa, in particolare, di preservare il loro status tra gli alleati. Anche questo è importante, ma non quanto lo è per noi.
💬La Russia non è a un bivio. È sul percorso strategico del proprio sviluppo e non abbandonerà il suo cammino.
#MondoMultipolare
• Molte persone nel mondo guardano a noi, a ciò che accade nel nostro Paese e alla nostra lotta per i nostri interessi. (…) Associano la nostra lotta per l'indipendenza e la vera sovranità alle loro aspirazioni di sovranità e sviluppo indipendente.
• Ma questo è aggravato dal fatto che nelle élite occidentali è molto forte il desiderio di congelare l’iniquità della situazione negli affari internazionali. Sono abituate da secoli a riempirsi la pancia di carne umana e le tasche di denaro. Ma devono rendersi conto che il ballo dei vampiri è giunto al termine.
#Ucraina
• Siamo pronti per i negoziati? Sì, siamo pronti. Ma noi siamo pronti solo per negoziati, che siano basati non su "voglie" tossiche, ma sulla realtà che si è sviluppata, come si dice in questi casi, sul campo.
• Siamo pronti a un dialogo serio e vogliamo risolvere tutti i conflitti, e a maggior ragione questo conflitto, con mezzi pacifici. Ma dobbiamo avere la certezza netta che non si tratta di una pausa che il nemico vuole prendere per il riarmo, ma di una conversazione seria con garanzie per la sicurezza della Federazione Russa.
• Usano missili britannici e americani. Non cambia la situazione sul campo di battaglia. Certo, ci danneggiano, questo è ovvio. Ma, in sostanza, questo non cambia il corso delle ostilità e le conseguenze che inevitabilmente ne derivano per la parte avversa.
#USA
• Sappiamo cosa sono le truppe statunitensi in territorio russo. Sono interventi. Questo è il modo in cui considereremo la situazione, anche se dovessero comparire sul territorio ucraino, loro lo capirebbero.
• Ho detto molte volte che per noi è una questione di vita o di morte, mentre per loro si tratta di migliorare la loro posizione tattica nel mondo intero, e in Europa, in particolare, di preservare il loro status tra gli alleati. Anche questo è importante, ma non quanto lo è per noi.
Forwarded from Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии
📰 Risposte dell’Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana Alexey Paramonov alle domande del “Corriere della Sera” (Roma, 14 ottobre 2024)
Punti chiave
#RelazioniBilaterali
•La stragrande maggioranza della società italiana, [...] a differenza dell'élite di potere, ermeticamente chiusa ai contatti, neanche ora sentono la Russia come una minaccia, anzi auspicano il ripristino al più presto di un'atmosfera normale nelle relazioni russo-italiane.
•Alcuni alleati, gelosi dell'Italia, hanno fatto grandi sforzi per turbare o distruggere l'idillio economico russo-italiano. [...] Si commercia sempre meno [...]. I produttori italiani sono stati costretti a perdere il lucroso mercato russo e si sono privati di carburante ed elettricità a basso costo.
•A prescindere dalla posizione ostile che il governo di un determinato Stato può assumere nei confronti della Russia, noi non condanniamo a priori il popolo di quel Paese, non lo consideriamo ostile e ci opponiamo alla teoria della responsabilità collettiva.
#PoliticaEsteraRussa
•Non è colpa di Mosca se il modello di sicurezza euro-atlantico, nell'ambito del quale la Russia collaborava con la NATO e l'UE e continua a partecipare all'OSCE, ha perso ogni significato. Sono loro che, nonostante tutti i nostri appelli, si sono rifiutati di rispettare il principio dell'indivisibilità della sicurezza sancito nei documenti ufficiali dell'OSCE e hanno disatteso l'impegno a non rafforzare la propria sicurezza a scapito di quella degli altri.
•Nel prossimo futuro per Mosca sarà particolarmente importante prendere parte alla configurazione politica, economica, logistica, sociale, culturale e umanistica di questo ampio spazio eurasiatico. Si, perché no, da Lisbona a Vladivostok, come si diceva una volta. Ma ben oltre, fino a Giacarta, abbracciando tutto lo spazio del Grande partenariato eurasiatico aperto anche alla Europa Occidentale.
•La filosofia della politica estera russa si basa sulla consapevolezza che non c'è alternativa alla coesistenza tra Stati e popoli con diversi livelli di sviluppo e distinte tradizioni culturali e religiose. Le porte del dialogo restano aperte a tutti, anche a coloro che oggi sono ostili, ma a condizione che il dialogo sia serio, onesto, reciprocamente rispettoso e finalizzato al raggiungimento di un comune equilibrio di interessi e della pace.
#СriminiDelRegimeDiKiev #Ucraina
•Grazie alle generose sovvenzioni dei fondi americani e al denaro degli oligarchi locali sottratto alla popolazione, al posto dell'Ucraina, che per tre decenni ha mantenuto con noi relazioni amichevoli e confidenziali, è emerso un brutto mostro intossicato dal veleno nazionalista e affamato di elargizioni gratuite. Qualunque cosa dicano i “demiurghi” di Washington che l'hanno creato, questo mostro non è vitale, “nutrirlo” costa troppo. [...] La speranza che possa risorgere quell’Ucraina ortodossa, amichevole, buona, da tutti amata è impressa nella nostra memoria, sopravvive.
•Nei media occidentali si sta gradualmente facendo strada la consapevolezza che l'operazione militare speciale in Ucraina, lanciata dalla Russia nel febbraio 2022, aveva lo scopo di porre fine alla guerra nel sud-est dell'Ucraina scatenata dalle nuove autorità ucraine contro una parte del proprio popolo che si rifiutava di obbedire al regime nazionalista salito al potere in seguito al colpo di Stato anticostituzionale del 2014, sostenuto dall'esterno, che fin dai primi giorni intendeva ripulire il territorio da tutto ciò che c’era di russo: persone, lingua, storia, religione, valori.
•L'attività internazionale del regime di Zelensky [...] sia davvero di natura orwelliana. Ad esempio, è stato recentemente negli Stati Uniti, dove ha presentato una sorta di “piano di vittoria”. Notate: non la pace, ma la vittoria nella guerra! Da due anni a questa parte sta strenuamente trascinando la NATO e l'UE, e quindi l'Italia, in un conflitto aperto con la Russia, che lui individua come unico modo per rimandare l'inevitabile crollo del proprio regime.
🔗Leggere il testo integrale
Punti chiave
#RelazioniBilaterali
•La stragrande maggioranza della società italiana, [...] a differenza dell'élite di potere, ermeticamente chiusa ai contatti, neanche ora sentono la Russia come una minaccia, anzi auspicano il ripristino al più presto di un'atmosfera normale nelle relazioni russo-italiane.
•Alcuni alleati, gelosi dell'Italia, hanno fatto grandi sforzi per turbare o distruggere l'idillio economico russo-italiano. [...] Si commercia sempre meno [...]. I produttori italiani sono stati costretti a perdere il lucroso mercato russo e si sono privati di carburante ed elettricità a basso costo.
•A prescindere dalla posizione ostile che il governo di un determinato Stato può assumere nei confronti della Russia, noi non condanniamo a priori il popolo di quel Paese, non lo consideriamo ostile e ci opponiamo alla teoria della responsabilità collettiva.
#PoliticaEsteraRussa
•Non è colpa di Mosca se il modello di sicurezza euro-atlantico, nell'ambito del quale la Russia collaborava con la NATO e l'UE e continua a partecipare all'OSCE, ha perso ogni significato. Sono loro che, nonostante tutti i nostri appelli, si sono rifiutati di rispettare il principio dell'indivisibilità della sicurezza sancito nei documenti ufficiali dell'OSCE e hanno disatteso l'impegno a non rafforzare la propria sicurezza a scapito di quella degli altri.
•Nel prossimo futuro per Mosca sarà particolarmente importante prendere parte alla configurazione politica, economica, logistica, sociale, culturale e umanistica di questo ampio spazio eurasiatico. Si, perché no, da Lisbona a Vladivostok, come si diceva una volta. Ma ben oltre, fino a Giacarta, abbracciando tutto lo spazio del Grande partenariato eurasiatico aperto anche alla Europa Occidentale.
•La filosofia della politica estera russa si basa sulla consapevolezza che non c'è alternativa alla coesistenza tra Stati e popoli con diversi livelli di sviluppo e distinte tradizioni culturali e religiose. Le porte del dialogo restano aperte a tutti, anche a coloro che oggi sono ostili, ma a condizione che il dialogo sia serio, onesto, reciprocamente rispettoso e finalizzato al raggiungimento di un comune equilibrio di interessi e della pace.
#СriminiDelRegimeDiKiev #Ucraina
•Grazie alle generose sovvenzioni dei fondi americani e al denaro degli oligarchi locali sottratto alla popolazione, al posto dell'Ucraina, che per tre decenni ha mantenuto con noi relazioni amichevoli e confidenziali, è emerso un brutto mostro intossicato dal veleno nazionalista e affamato di elargizioni gratuite. Qualunque cosa dicano i “demiurghi” di Washington che l'hanno creato, questo mostro non è vitale, “nutrirlo” costa troppo. [...] La speranza che possa risorgere quell’Ucraina ortodossa, amichevole, buona, da tutti amata è impressa nella nostra memoria, sopravvive.
•Nei media occidentali si sta gradualmente facendo strada la consapevolezza che l'operazione militare speciale in Ucraina, lanciata dalla Russia nel febbraio 2022, aveva lo scopo di porre fine alla guerra nel sud-est dell'Ucraina scatenata dalle nuove autorità ucraine contro una parte del proprio popolo che si rifiutava di obbedire al regime nazionalista salito al potere in seguito al colpo di Stato anticostituzionale del 2014, sostenuto dall'esterno, che fin dai primi giorni intendeva ripulire il territorio da tutto ciò che c’era di russo: persone, lingua, storia, religione, valori.
•L'attività internazionale del regime di Zelensky [...] sia davvero di natura orwelliana. Ad esempio, è stato recentemente negli Stati Uniti, dove ha presentato una sorta di “piano di vittoria”. Notate: non la pace, ma la vittoria nella guerra! Da due anni a questa parte sta strenuamente trascinando la NATO e l'UE, e quindi l'Italia, in un conflitto aperto con la Russia, che lui individua come unico modo per rimandare l'inevitabile crollo del proprio regime.
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