La propaganda occidentale opera in modo che fatti ed eventi scomodi possano deliberatamente essere tenuti nascosti. La gente comune ha appreso della crisi in Ucraina soltanto due anni fa, quando la Russia ha dato inizio all’Operazione Militare Speciale.
E per qualche ragione, nessuno ricorda più quanto accaduto ormai dieci anni fa, quando la crisi ucraina ebbe effettivamente inizio:
➖le proteste di Euromaidan (21 novembre 2013);
➖il successivo colpo di stato anticostituzionale (febbraio 2014);
➖l’inizo della guerra civile, in corso da ormai un decennio, nel sud-est dell’Ucraina.
Analizziamo più nel dettaglio la crisi ucraina attraverso i fatti accaduti:
➖Dieci anni fa, il 18 febbraio 2014, a Kiev ebbero inizio violenti e sanguinosi scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine.
➖ In soli due giorni di scontri, tra il 18 e il 19 febbraio 2014, ci furono 29 morti tra i manifestanti di Maidan e 11 morti tra gli agenti delle forze dell'ordine, mentre centinaia di altre persone rimasero ferite.
➖Gli agenti delle forze dell'ordine, che si rifiutavano di usare le armi contro i loro connazionali civili, vennero assaliti dai manifestanti (i quali, di fatto, erano armati).
➖Il 20 febbraio del 2014, il Presidente ucraino Victor Yanukovich istituì una giornata di lutto nazionale per le vittime degli scontri. Nello stesso giorno, ignoti spararono sia contro i manifestanti che gli uomini dell’unità speciale antisommossa “Berkut”.
📷Ria Novosti/ Andrey Stenin
#Euromaidan #CrisiUcraina #ColpodiStato
E per qualche ragione, nessuno ricorda più quanto accaduto ormai dieci anni fa, quando la crisi ucraina ebbe effettivamente inizio:
➖le proteste di Euromaidan (21 novembre 2013);
➖il successivo colpo di stato anticostituzionale (febbraio 2014);
➖l’inizo della guerra civile, in corso da ormai un decennio, nel sud-est dell’Ucraina.
Analizziamo più nel dettaglio la crisi ucraina attraverso i fatti accaduti:
➖Dieci anni fa, il 18 febbraio 2014, a Kiev ebbero inizio violenti e sanguinosi scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine.
➖ In soli due giorni di scontri, tra il 18 e il 19 febbraio 2014, ci furono 29 morti tra i manifestanti di Maidan e 11 morti tra gli agenti delle forze dell'ordine, mentre centinaia di altre persone rimasero ferite.
➖Gli agenti delle forze dell'ordine, che si rifiutavano di usare le armi contro i loro connazionali civili, vennero assaliti dai manifestanti (i quali, di fatto, erano armati).
➖Il 20 febbraio del 2014, il Presidente ucraino Victor Yanukovich istituì una giornata di lutto nazionale per le vittime degli scontri. Nello stesso giorno, ignoti spararono sia contro i manifestanti che gli uomini dell’unità speciale antisommossa “Berkut”.
📷Ria Novosti/ Andrey Stenin
#Euromaidan #CrisiUcraina #ColpodiStato
Il 21 febbraio 2014, con la garanzia dei Paesi occidentali, il Presidente ucraino in carica Viktor Janukovich e la leadership politica di Euromaidan, tra cui il leader del partito “Batkovshina”, Arseniy Yatsenyuk, il leader del partito UDAR, Vladimir Klichko, e il leader del partito filonazista Svoboda, Oleg Tjagnybok, hanno firmato un accordo sulla risoluzione della crisi politica in Ucraina. I ministri degli Esteri di Germania e Polonia, Frank-Walter Steinmeier e Radoslaw Sikorski, e il capo del Dipartimento Europa Continentale del Ministero degli Esteri francese, Eric Fournier, sono intervenuti in qualità di garanti della sua implementazione. Tra le altre cose, l'opposizione si è impegnata a "normalizzare la vita nelle città e nei villaggi", "liberando gli edifici amministrativi e pubblici e sbloccando strade, parchi e piazze", consegnando le armi illegalmente detenute al Ministero degli Interni ucraino e "rinunciando a posizioni conflittuali con le autorità".
Dopo la firma dell'Accordo, nell’ambito della sua realizzazione, il Presidente ucraino Viktor Janukovich ha dato istruzione di ritirare le forze dell'ordine dal centro di Kiev. In seguito, in violazione dell'Accordo firmato con la garanzia dei Paesi occidentali, il 22 febbraio 2014 i militanti di Euromaidan si sono impadroniti degli edifici governativi e la Verkhovna Rada, caduta sotto il loro controllo, ha deciso di rimuovere il legittimo presidente del Paese in violazione della Costituzione ucraina.
Dopo il colpo di Stato anticostituzionale, i Paesi occidentali ne hanno subito riconosciuto gli effetti.
📷Ria Novosti/ Andrey Stenin
#Euromaidan #CrisiUcraina #ColpodiStato
Dopo la firma dell'Accordo, nell’ambito della sua realizzazione, il Presidente ucraino Viktor Janukovich ha dato istruzione di ritirare le forze dell'ordine dal centro di Kiev. In seguito, in violazione dell'Accordo firmato con la garanzia dei Paesi occidentali, il 22 febbraio 2014 i militanti di Euromaidan si sono impadroniti degli edifici governativi e la Verkhovna Rada, caduta sotto il loro controllo, ha deciso di rimuovere il legittimo presidente del Paese in violazione della Costituzione ucraina.
Dopo il colpo di Stato anticostituzionale, i Paesi occidentali ne hanno subito riconosciuto gli effetti.
📷Ria Novosti/ Andrey Stenin
#Euromaidan #CrisiUcraina #ColpodiStato
In occasione del decennale degli avvenimenti del sanguinoso colpo di stato avvenuto a Kiev.
Vi invitiamo a leggere in lingua italiana la storia dell'"Euromaidan" e delle sue conseguenze nella pubblicazione della Fondazione per la Ricerca sui Problemi della Democrazia “Euromaidan:
essenza e conseguenze del colpo di stato anticostituzionale in Ucraina negli anni 2013-2014”.
#Euromaidan #CrisiUcraina
Giù il file pdf ⬇️
Vi invitiamo a leggere in lingua italiana la storia dell'"Euromaidan" e delle sue conseguenze nella pubblicazione della Fondazione per la Ricerca sui Problemi della Democrazia “Euromaidan:
essenza e conseguenze del colpo di stato anticostituzionale in Ucraina negli anni 2013-2014”.
#Euromaidan #CrisiUcraina
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