Forwarded from Ростуризм
Заявление Ростуризма и Росавиации по организации вывоза граждан России
В настоящее время в связи с частичным закрытием воздушного пространства, а также с сохраняющимися ограничениями в некоторых российских аэропортах, у граждан России, находящихся за рубежом, могут возникать сложности с возращением домой.
В этом случае необходимо держать связь с туроператором или перевозчиком и в обязательном порядке зарегистрироваться в мобильном приложении «Зарубежный Помощник» МИД России (доступно на iOS, Android).
Работа по организации вывоза российских граждан из европейских государств ведётся Росавиацией совместно с МИД России и Ростуризмом. После уточнения требуемых провозных объемов будет сформирован график. Российские авиакомпании готовы выполнить свои обязательства перед пассажирами и доставить их домой, при условии гибких подходов и конструктивных решений авиационных властей европейских стран по данному вопросу.
Граждане России могут сообщить о возникшей проблеме по одному из имеющихся каналов связи:
Позвонить на горячую круглосуточную линию МИД +7 495 695 45 45
Написать (ФИО, местонахождение, контактные данные, описание вопроса) на специальную почту МИД России - [email protected]
Позвонить на Горячую линию Ростуризма – 8 800 200 34 11 (с 8 до 20 по Москве)
В настоящее время, на основе получаемой из этих источников информации, формируются списки граждан России, которым необходимо оказать содействие в возвращении домой. Этим вопросом занимается Минтранс, Росавиация совместно с Ростуризмом и МИДом.
В настоящее время в связи с частичным закрытием воздушного пространства, а также с сохраняющимися ограничениями в некоторых российских аэропортах, у граждан России, находящихся за рубежом, могут возникать сложности с возращением домой.
В этом случае необходимо держать связь с туроператором или перевозчиком и в обязательном порядке зарегистрироваться в мобильном приложении «Зарубежный Помощник» МИД России (доступно на iOS, Android).
Работа по организации вывоза российских граждан из европейских государств ведётся Росавиацией совместно с МИД России и Ростуризмом. После уточнения требуемых провозных объемов будет сформирован график. Российские авиакомпании готовы выполнить свои обязательства перед пассажирами и доставить их домой, при условии гибких подходов и конструктивных решений авиационных властей европейских стран по данному вопросу.
Граждане России могут сообщить о возникшей проблеме по одному из имеющихся каналов связи:
Позвонить на горячую круглосуточную линию МИД +7 495 695 45 45
Написать (ФИО, местонахождение, контактные данные, описание вопроса) на специальную почту МИД России - [email protected]
Позвонить на Горячую линию Ростуризма – 8 800 200 34 11 (с 8 до 20 по Москве)
В настоящее время, на основе получаемой из этих источников информации, формируются списки граждан России, которым необходимо оказать содействие в возвращении домой. Этим вопросом занимается Минтранс, Росавиация совместно с Ростуризмом и МИДом.
❗️Il Ministero dell Difesa della #Russia:
💬 La Russia non ha avviato le azioni militari. La Russia le porta a termine.
L'attività bellica da parte del regime di #Kiev e l’annientamento sistematico degli abitanti del #Donbass durano da 8 anni. Durante questa guerra sono morte più di 14000 persone, centinaia di bambini.
Bisognava mettere fine a tutto questo. Bisognava mettere fine alle infinite minacce del regime ucraino all'indirizzo della Russia.
E la Russia lo farà.
💬 La Russia non ha avviato le azioni militari. La Russia le porta a termine.
L'attività bellica da parte del regime di #Kiev e l’annientamento sistematico degli abitanti del #Donbass durano da 8 anni. Durante questa guerra sono morte più di 14000 persone, centinaia di bambini.
Bisognava mettere fine a tutto questo. Bisognava mettere fine alle infinite minacce del regime ucraino all'indirizzo della Russia.
E la Russia lo farà.
❗️💬 Parla il capodelegazione della #Russia ai negoziati con la parte ucraina, consigliere del Presidente della Russia, Vladimir Medinsky:
- “Abbiamo individuato alcuni punti sui quali è possibile preconizzare posizioni comuni”;
- “Un successivo incontro tra le delegazioni russa e ucraina si terrà al confine tra Polonia e Bielorussia nei prossimi giorni”;
- “Le delegazioni di FR e ucraina prima del secondo round dei negoziati si consulteranno in merito alle posizioni negoziali con i vertici dei due paesi”.
- “Abbiamo individuato alcuni punti sui quali è possibile preconizzare posizioni comuni”;
- “Un successivo incontro tra le delegazioni russa e ucraina si terrà al confine tra Polonia e Bielorussia nei prossimi giorni”;
- “Le delegazioni di FR e ucraina prima del secondo round dei negoziati si consulteranno in merito alle posizioni negoziali con i vertici dei due paesi”.
Forwarded from Russian MFA 🇷🇺
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❗️ War Crimes and Crimes against Humanity Committed by the Ukrainian Military-Political Leadership in Donbass
🔎 An online exhibition depicting the war crimes and crimes against humanity committed by the Ukrainian military-political leadership in Donbass. Materials used in the exhibition were provided by the Investigative Committee of the Russian Federation, Russia Today, representatives of the Donetsk People's Republic and the Luhansk People's Republic.
⚠️ Warning! Viewer discretion is strongly advised! The contents of these materials are extremely graphic! But so was the life for the citizens of Donbass over the last 8 years...
#DonbassTragedy
🔎 An online exhibition depicting the war crimes and crimes against humanity committed by the Ukrainian military-political leadership in Donbass. Materials used in the exhibition were provided by the Investigative Committee of the Russian Federation, Russia Today, representatives of the Donetsk People's Republic and the Luhansk People's Republic.
⚠️ Warning! Viewer discretion is strongly advised! The contents of these materials are extremely graphic! But so was the life for the citizens of Donbass over the last 8 years...
#DonbassTragedy
❗️Dichiarazione del Ministero degli Esteri della #Russia sul ruolo dell’Unione Europea nei fatti di #Ucraina
Per molti anni l'Unione europea, mascheratasi da "pacificatore", ha generosamente finanziato il regime di Kiev, che è salito al potere come risultato di un colpo di stato anticostituzionale. Ha osservato in silenzio lo sterminio della popolazione nel Donbass e lo strangolamento dei russofoni in Ucraina. L'UE ha ignorato i nostri continui appelli per attirare l'attenzione sul dominio nazista sui vertici dell’Ucraina, sul blocco socio-economico e sull'uccisione di civili nel sud-est del paese. Avendo legato tutte le prospettive delle relazioni con la Russia all'attuazione del pacchetto di misure di Minsk, non ha fatto nulla per incoraggiare Kiev a iniziare ad attuarne i suoi elementi chiave. Allo stesso tempo, ha concesso denari ai vertici di Kiev e l’eliminazione del regime dei visti. Hanno esteso le sanzioni anti-russe con pretesti dubbi. Ha partecipato alle rappresentazioni organizzate da Kiev mettendo in discussione l'integrità territoriale della Federazione Russa.
Ora, però la maschera è caduta. La decisione dell'UE del 27 febbraio di iniziare a fornire armi letali all'esercito ucraino è un’autodenuncia. Segna la fine dell'integrazione europea come progetto "pacifista" per riconciliare i popoli europei dopo la Seconda guerra mondiale. L'UE si è definitivamente schierata con il regime di Kiev, che ha scatenato una politica di genocidio contro parte della sua stessa popolazione.
Nelle sue azioni antirusse Bruxelles è arrivata, senza nemmeno accorgersene, a usare la “neolingua” orwelliana. Ha annunciato che "investiranno" nella guerra scatenata in Ucraina nel 2014 attraverso un meccanismo chiamato Fondo Europeo per la Pace”. La leadership dell'UE non ha esitato a includere missili e armi leggere, munizioni e persino aerei da combattimento tra i mezzi "difensivi".
L'UE ha mostrato quanto vale veramente la supremazia del diritto in Europa ignorando tutti gli otto criteri della propria "Posizione comune" del Consiglio UE 2008/944/PESC dell'8 dicembre 2008 “Sulla definizione di regole comuni per controllare l'esportazione di tecnologia e attrezzature militari”, che vieta espressamente l'esportazione di armi e attrezzature militari dall'UE nelle seguenti situazioni:
1️⃣ inosservanza degli obblighi internazionali da parte del paese di destinazione (Kiev ha ignorato i suoi obblighi derivanti dal pacchetto di misure di Minsk, approvato dalla risoluzione 2202 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite);
2️⃣ mancato rispetto dei diritti umani, compreso il rischio che le armi siano usate per la repressione interna (nel Donbass, Kiev stava commettendo un genocidio);
3️⃣ conflitto armato nel paese di destinazione e rischi di sua escalation a seguito del trasferimento di armi;
4️⃣ minaccia alla pace, alla sicurezza e alla stabilità regionali, compresa la possibilità di un conflitto armato con un paese terzo;
5️⃣ rischio per la sicurezza nazionale dei paesi dell'UE (le armi fornite possono essere utilizzate contro gli interessi dei paesi dell'UE);
6️⃣ la politica del paese ricevente, compreso il rispetto del principio di non impiego della forza, del diritto internazionale umanitario, così come del regime di non proliferazione nell’ambito del controllo delle armi (non crediamo che Kiev sia stata esemplare nell'adempimento di questi obblighi, anche in considerazione dei noti casi di commercio in nero di armi dall'Ucraina);
7️⃣ Il rischio che le armi cadano nelle mani sbagliate, comprese le organizzazioni terroristiche (data la distribuzione incontrollata di armi in Ucraina alla popolazione, è quasi certo che alcune di esse finiranno sul mercato illegale);
8️⃣ equilibrio tra militarizzazione e sviluppo economico del paese acquirente (crediamo che Kiev dovrebbe preoccuparsi più dell'economia ucraina che della repressione dei dissidenti con la forza).
Per molti anni l'Unione europea, mascheratasi da "pacificatore", ha generosamente finanziato il regime di Kiev, che è salito al potere come risultato di un colpo di stato anticostituzionale. Ha osservato in silenzio lo sterminio della popolazione nel Donbass e lo strangolamento dei russofoni in Ucraina. L'UE ha ignorato i nostri continui appelli per attirare l'attenzione sul dominio nazista sui vertici dell’Ucraina, sul blocco socio-economico e sull'uccisione di civili nel sud-est del paese. Avendo legato tutte le prospettive delle relazioni con la Russia all'attuazione del pacchetto di misure di Minsk, non ha fatto nulla per incoraggiare Kiev a iniziare ad attuarne i suoi elementi chiave. Allo stesso tempo, ha concesso denari ai vertici di Kiev e l’eliminazione del regime dei visti. Hanno esteso le sanzioni anti-russe con pretesti dubbi. Ha partecipato alle rappresentazioni organizzate da Kiev mettendo in discussione l'integrità territoriale della Federazione Russa.
Ora, però la maschera è caduta. La decisione dell'UE del 27 febbraio di iniziare a fornire armi letali all'esercito ucraino è un’autodenuncia. Segna la fine dell'integrazione europea come progetto "pacifista" per riconciliare i popoli europei dopo la Seconda guerra mondiale. L'UE si è definitivamente schierata con il regime di Kiev, che ha scatenato una politica di genocidio contro parte della sua stessa popolazione.
Nelle sue azioni antirusse Bruxelles è arrivata, senza nemmeno accorgersene, a usare la “neolingua” orwelliana. Ha annunciato che "investiranno" nella guerra scatenata in Ucraina nel 2014 attraverso un meccanismo chiamato Fondo Europeo per la Pace”. La leadership dell'UE non ha esitato a includere missili e armi leggere, munizioni e persino aerei da combattimento tra i mezzi "difensivi".
L'UE ha mostrato quanto vale veramente la supremazia del diritto in Europa ignorando tutti gli otto criteri della propria "Posizione comune" del Consiglio UE 2008/944/PESC dell'8 dicembre 2008 “Sulla definizione di regole comuni per controllare l'esportazione di tecnologia e attrezzature militari”, che vieta espressamente l'esportazione di armi e attrezzature militari dall'UE nelle seguenti situazioni:
1️⃣ inosservanza degli obblighi internazionali da parte del paese di destinazione (Kiev ha ignorato i suoi obblighi derivanti dal pacchetto di misure di Minsk, approvato dalla risoluzione 2202 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite);
2️⃣ mancato rispetto dei diritti umani, compreso il rischio che le armi siano usate per la repressione interna (nel Donbass, Kiev stava commettendo un genocidio);
3️⃣ conflitto armato nel paese di destinazione e rischi di sua escalation a seguito del trasferimento di armi;
4️⃣ minaccia alla pace, alla sicurezza e alla stabilità regionali, compresa la possibilità di un conflitto armato con un paese terzo;
5️⃣ rischio per la sicurezza nazionale dei paesi dell'UE (le armi fornite possono essere utilizzate contro gli interessi dei paesi dell'UE);
6️⃣ la politica del paese ricevente, compreso il rispetto del principio di non impiego della forza, del diritto internazionale umanitario, così come del regime di non proliferazione nell’ambito del controllo delle armi (non crediamo che Kiev sia stata esemplare nell'adempimento di questi obblighi, anche in considerazione dei noti casi di commercio in nero di armi dall'Ucraina);
7️⃣ Il rischio che le armi cadano nelle mani sbagliate, comprese le organizzazioni terroristiche (data la distribuzione incontrollata di armi in Ucraina alla popolazione, è quasi certo che alcune di esse finiranno sul mercato illegale);
8️⃣ equilibrio tra militarizzazione e sviluppo economico del paese acquirente (crediamo che Kiev dovrebbe preoccuparsi più dell'economia ucraina che della repressione dei dissidenti con la forza).
I cittadini e le strutture della UE coinvolti nella fornitura di armi letali e di carburante e lubrificanti alle Forze Armate Ucraine saranno ritenuti responsabili di qualsiasi conseguenza di tali azioni nel contesto dell’operazione militare speciale in corso. Non possono non capire il grado di pericolo delle conseguenze.
È stato finalmente sfatato un altro mito che era stato propagato dall'UE in passato e cioè che le restrizioni unilaterali della UE, illegittime secondo il diritto internazionale, non fossero dirette contro il popolo russo. I funzionari di Bruxelles, che fino a poco tempo fa si dipingevano come "partner strategico" del nostro paese, ora non si fanno più scrupoli a dire che intendono infliggere "il massimo danno" alla Russia, "colpire i suoi punti deboli", "distruggere la sua economia sul serio" e "impedire la sua crescita economica".
Vogliamo assicurarvi che non sarà così. Le azioni dell'Unione Europea non resteranno senza risposta. La Russia continuerà a perseguire i suoi interessi nazionali vitali a prescindere dalle sanzioni e dalle loro minacce. È ora che i paesi occidentali capiscano che il loro dominio indiviso nell'economia globale è da tempo cosa del passato.
28/02/2022
È stato finalmente sfatato un altro mito che era stato propagato dall'UE in passato e cioè che le restrizioni unilaterali della UE, illegittime secondo il diritto internazionale, non fossero dirette contro il popolo russo. I funzionari di Bruxelles, che fino a poco tempo fa si dipingevano come "partner strategico" del nostro paese, ora non si fanno più scrupoli a dire che intendono infliggere "il massimo danno" alla Russia, "colpire i suoi punti deboli", "distruggere la sua economia sul serio" e "impedire la sua crescita economica".
Vogliamo assicurarvi che non sarà così. Le azioni dell'Unione Europea non resteranno senza risposta. La Russia continuerà a perseguire i suoi interessi nazionali vitali a prescindere dalle sanzioni e dalle loro minacce. È ora che i paesi occidentali capiscano che il loro dominio indiviso nell'economia globale è da tempo cosa del passato.
28/02/2022
🇷🇺‼️ВНИМАНИЕ: Данный контент содержит нецензурную лексику, а также материалы, которые могут напугать или шокировать некоторых пользователей.
🇮🇹‼️ ATTENZIONE: Questo video contiene contenuti delicati che alcune persone potrebbero trovare offensivi o fastidiosi.
https://youtu.be/FG1fuhKwXVA
🇮🇹‼️ ATTENZIONE: Questo video contiene contenuti delicati che alcune persone potrebbero trovare offensivi o fastidiosi.
https://youtu.be/FG1fuhKwXVA
Forwarded from Russian MFA 🇷🇺
☝️ Everything that happened in Ukraine after the bloody coup of 2014 can only be described as endless political chaos, lawlessness and rampant ultra-nationalism.
▪️ The scale and frequency of neo-Nazi acts in the country are growing and becoming more aggressive in nature. The followers of the Nazi ideology feel total impunity and even support from the authorities.
▪️ An integral part of the official Kiev’s policy regarding ethnic minorities, their forceful Ukrainisation, is how they discriminate against a considerable part of the population in terms of language, including the gross violation of the Russian-speaking community’s rights.
🕯 According to the Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights report ~14'000 people were killed during the conflict in Donbass, including 152 children...
👉 The Truth Behind Events in Ukraine and Donbass (2014 - 2022): https://is.gd/uTHUO3
#See4Yourself #DonbassTragedy
▪️ The scale and frequency of neo-Nazi acts in the country are growing and becoming more aggressive in nature. The followers of the Nazi ideology feel total impunity and even support from the authorities.
▪️ An integral part of the official Kiev’s policy regarding ethnic minorities, their forceful Ukrainisation, is how they discriminate against a considerable part of the population in terms of language, including the gross violation of the Russian-speaking community’s rights.
🕯 According to the Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights report ~14'000 people were killed during the conflict in Donbass, including 152 children...
👉 The Truth Behind Events in Ukraine and Donbass (2014 - 2022): https://is.gd/uTHUO3
#See4Yourself #DonbassTragedy
❗️❗️Comunicato del Ministero della Difesa della Federazione Russa sulla situazione attorno alla centrale nucleare di Zaporozhye
Il 2️⃣8️⃣ febbraio le Forze armate russe hanno preso il controllo della città di Energodar, della centrale nucleare di Zaporozhye e della zona circostante. I militari ucraini di guardia alla centrale sono fuggiti.
Stanotte sul territorio adiacente alla centrale nucleare il regime di Kiev ha tentato di mettere in atto una terribile provocazione. Circa alle due di notte la pattuglia mobile della Rosgvardia ha subito un attacco da parte di un gruppo di sabotaggio ucraino – dalle finestre di alcuni piani del complesso di addestramento, che si trova al di fuori della zona della centrale, è stato aperto un fuoco violento con armi leggere contro i militari russi. In risposta le postazioni di sabotatori ucraini sono state neutralizzate con l’impiego di armi da fuoco. Il gruppo di sabotaggio ucraino in fuga ha appiccato l’incendio alla struttura.
Le squadre di vigili di fuoco arrivate sul posto hanno potuto estinguere le fiamme. Al momento della provocazione nessuno dei dipendenti della centrale si trovava nella struttura. La centrale continua ad operare in modo regolare. Il livello di radioattività è nella norma.
Il 2️⃣8️⃣ febbraio le Forze armate russe hanno preso il controllo della città di Energodar, della centrale nucleare di Zaporozhye e della zona circostante. I militari ucraini di guardia alla centrale sono fuggiti.
Stanotte sul territorio adiacente alla centrale nucleare il regime di Kiev ha tentato di mettere in atto una terribile provocazione. Circa alle due di notte la pattuglia mobile della Rosgvardia ha subito un attacco da parte di un gruppo di sabotaggio ucraino – dalle finestre di alcuni piani del complesso di addestramento, che si trova al di fuori della zona della centrale, è stato aperto un fuoco violento con armi leggere contro i militari russi. In risposta le postazioni di sabotatori ucraini sono state neutralizzate con l’impiego di armi da fuoco. Il gruppo di sabotaggio ucraino in fuga ha appiccato l’incendio alla struttura.
Le squadre di vigili di fuoco arrivate sul posto hanno potuto estinguere le fiamme. Al momento della provocazione nessuno dei dipendenti della centrale si trovava nella struttura. La centrale continua ad operare in modo regolare. Il livello di radioattività è nella norma.
Forwarded from Russian MFA 🇷🇺
Media is too big
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#DebunkingFakes
Dissecting Western and Ukrainian #FakeNews on the situation in Ukraine.
Part 1. The simple ones
These low-grade efforts to imprint a line of thought on mass audiences is designed to trigger emotions, hoping one would not pose any questions.
✅ Always fact-check and #Think4Yourself
Dissecting Western and Ukrainian #FakeNews on the situation in Ukraine.
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Forwarded from Ростуризм
⚡️ Форма обратной связи для туристов на Госуслугах запущена совместно с Минцифры
⠀
🔹 Если вы турист и испытываете сложности с возвращением в Россию, заполните нашу форму обратной связи на Госуслугах.
⠀
🔹 Форма запрашивает данные о месте нахождения и информацию об обратном билете, которые позволят Ростуризму и Росавиации скорректировать списки российских туристов и помочь вернуться домой.
⠀
🔹 Мы вместе с Минтрансом, Росавиацией и МИД в ежедневном режиме продолжаем работу по организации возвращения туристов. Регулярные и чартерные рейсы возвращают туристов каждый день.
К сожалению, согласование специальных рейсов — процесс долгий. Поэтому, если у вас есть возможность и нет времени ждать, самый быстрый и оптимальный вариант — самостоятельно взять билет через третьи страны. Варианты маршрутов — в нашей памятке.
⠀
🔹 Если вы турист и испытываете сложности с возвращением в Россию, заполните нашу форму обратной связи на Госуслугах.
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🔹 Форма запрашивает данные о месте нахождения и информацию об обратном билете, которые позволят Ростуризму и Росавиации скорректировать списки российских туристов и помочь вернуться домой.
⠀
🔹 Мы вместе с Минтрансом, Росавиацией и МИД в ежедневном режиме продолжаем работу по организации возвращения туристов. Регулярные и чартерные рейсы возвращают туристов каждый день.
К сожалению, согласование специальных рейсов — процесс долгий. Поэтому, если у вас есть возможность и нет времени ждать, самый быстрый и оптимальный вариант — самостоятельно взять билет через третьи страны. Варианты маршрутов — в нашей памятке.
👉 Da vedere - Il progetto «War On Fakes» (in inglese) https://waronfakes.com/
👉 Телеграм-канал проекта «Война с фейками» https://t.iss.one/warfakes
👉 Телеграм-канал проекта «Война с фейками» https://t.iss.one/warfakes